Milano si candida ad essere la città più inclusiva e più LGBTQ+ friendly d’Italia e l’anno prossimo sarà il palcoscenico mondiale per la 37ma edizione della convention annuale di LGLTA, (International Gay & Lesbian Travel Association).
La città ha preso il testimone da New York dove si è appena conclusa la 36ma edizione e dove una delegazione milanese ha preso le consegne per Iglta 2020. A maggio del 2020, al motto di Milano Loves You, il Castello Sforzesco aprirà le porte all’universo LGBTQ+ con centinaia di tour operator, giornalisti, influencer provenienti dal tutto il mondo.
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Milano ha abbracciato il cambiamento già da tempo. Con Porta Venezia, è stata la prima in Italia ad avere un quartiere LGBTQ+, conta inoltre più di 25 associazioni LGBTQ+, ogni anno ospita il Milano Pride con una parata con oltre 100mila partecipanti e un festival del cinema a tema, il Mix. Nel 2012 è stata la prima città in Italia a costituire il registro delle Unioni Civili.
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Milan Loves You è un progetto dell’azienda di
turismo e servizi Sonders and Beach sposato dal Comune di Milano e
dall’Enit, l’Agenzia nazionale italiana del turismo, che ne ha proposto
la candidatura in competizione con Parigi, Bruxelles, Bogotà e capitali
asiatiche. “Il nostro obiettivo – spiega all’ANSA Alessio Virgili,
amministratore delegato di Sonders and Beach e Iglta Italian Ambassador –
è rendere Milano 2020 un volano per la crescita dei flussi turistici
LGBTQ+ verso la città meneghina e non solo. In un rapporto messo a punto
per il Comune di Milano abbiamo stimato che nel 2018 sono stati oltre
500mila i visitatori LGBTQ+ in città. Stando ai risultati delle
precedenti destinazioni che hanno ospitato la convention, ci aspettiamo
un indotto di 2 milioni di euro nei tre giorni della convention per la
sola città di Milano ed una crescita di oltre il 60% di visitatori
nell’anno successivo”.
La convention, sottolinea a sua volta
l’assessore al Turismo Roberta Guaineri, “è importante per il business
ma anche dal punto di vista dei diritti umani e la collaborazione tra
istituzioni e privati è fondamentale per promuovere l’accoglienza senza
discriminazioni. Lavoriamo affinché Milano sia accogliente ovunque per
tutti e sappia anche rispondere a differenti tipologie di cittadino
viaggiatore”.
A sottolineare la doppia valenza dell’Igtla, un
altro ambasciatore italiano, il giornalista Alessandro Cecchi Paone, a
New York con la delegazione milanese. “Iglta -fa notare Cecchi Paone – è
uno strumento per garantire integrazione e convivenza pacifica ma anche
uno straordinario volano economico. La categoria LGBTG+ viaggia, spende
ed è trend-setter. A livello mondiale è un turismo da tre miliardi di dollari
e sono in crescita costante i paesi gay-friendly. Un esempio della
spinta economica e sociale del turismo LGBTQ+ è Tel Aviv, che è
diventata una delle città più visitate al mondo ed è l’unica nel
Medio-Oriente ad avere un gay Pride. L’Italia è tra i pochi paesi che
non investe in questo tipo di turismo e quindi Milano come prossima
città ad ospitare una convention Iglta è una cosa clamorosa perché da’
un segnale al resto del paese, lancia il messaggio che questo tipo di
turismo va sostenuto”.