“Quando ci siamo sposati è stato il giorno più bello della mia vita”. Carol Santa Fe, 45 anni, di San Diego (California), racconta al “The Sun” il suo giorno più bello, quello in cui ha coronato una storia d’amore lunga 30 anni.
Piccolo particolare: Carol non si è unita in matrimonio con una persona in carne e ossa ma con la stazione dei treni che ha a lungo frequentato come pendolare. L’unione, ovviamente, non ha alcun valore giuridico ma Carol si professa la donna più felice e soddisfatta del mondo anche da un punto di vista sessuale.
“Non ho mai fatto sesso in pubblico con Daidra (la stazione incriminata, ndr.9 – rivela – non lo troverei rispettoso per i passanti, ma ogni volta la bacio e l’abbraccio”.
Carol soffre di un’alterazione della percezione del reale identificata come sessualità di Objectum. Carol rivendica il diritto di provare attrazione emotiva e sessuale nei confronti degli oggetti: “La sessualità dell’oggetto esiste e non è una malattia mentale come i media vorrebbero. È la nostra sessualità ed è proprio come essere lesbica o bisessuale, non siamo pazzi”.