Donald Trump è il 45esimo presidente degli Stati Uniti. Il candidato repubblicano ha conquistato la Casa Bianca superando i 270 elettori necessari per espugnare la presidenza. La sua avversaria, la candidata democratica Hillary Clinton, secondo quanto riporta la rete televisiva Nbc gli ha già concesso telefonicamente la vittoria.
Ecco cinque delle sue uscite peggiori riguardanti il mondo LGBT:
1) La prima e la più grave: nel gennaio 2016 Trump dichiarò alla Fox News di reputarsi un “uomo tradizionale” e di non essere d’accordo con il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Disse infatti, che se fosse stato eletto avrebbe annullato il decreto della Corte Suprema e ripristinato come unico matrimonio quello canonico tra uomo e donna.
2) Sempre riguardo al provvedimento sul matrimonio egualitario, Trump affermò di voler riassemblare la Corte Suprema con dei giudici scelti personalmente. Tra questi Justice Don Willett, che nel 2015 riguardo all’approvazione del matrimonio egualitario e twittò che avrebbe supportato il riconoscimento costituzionale della possibilità di “sposarsi col bacon”.
3) Riguardo alla ormai famosa Bathroom Law del North Carolina, che impedisce alle persone transessuali di utilizzare il bagno che reputano più consono alla loro identità di genere, Trump si è pronunciato il mese scorso in questi termini: “Non è necessaria. Ci sono state poche lamentele per come funziona ora. Le persone usano il bagno che credono e ci sono stati pochi problemi”. Poi affermò contraddicendosi poco dopo che “lascerò la decisione ai vari Stati”: sostanzialmente, se uno Stato americano vuole emanare una legge che discrimina delle minoranze, può farlo.
4) Nel giugno 2015 Jake Tapper intervistò Trump per la CNN, chiedendogli come i tre divorzi della sua vita potessero rientrare nella sua concezione di “matrimonio tradizionale”. Trump disse che era una bella domanda e aggiunse che i suoi divorzi erano avvenuti per colpa dei troppi impegni lavorativi. Tapper incalzò dicendo che non serviva una giustificazione per i divorzi, quanto una spiegazione su cosa avrebbe detto a una persona omosessuale sulla questione. Trump rispose: “Non potrei dire nulla. Sono semplicemente per il matrimonio tradizionale”.
5) Sulla questione delle minoranze etniche e sull’immigrazione, Trump ha da sempre avuto parole durissime: ha spesso definito gli immigrati latini come “criminali, spacciatori e rapinatori” e ha affermato di voler espellere più di 11 milioni di lavoratori incensurati dallo Stato. Tra questi c’è un’altissima percentuale di persone appartenenti alla comunità LGBTQI: basti pensare che solo per la comunità latina più di 1,2 milioni di individui si reputano omosessuali o transgender, e molti di loro hanno lavori precari o poco remunerativi. Inoltre, considerando il fatto che Trump ha affermato di voler annullare tutti (o quasi) i procedimenti esecutivi attuati da Obama nel corso dei suoi mandati, la legge che protegge i lavoratori LGBTQI di aziende federali dal licenziamento basato sulla discriminazione sessuale verrebbe cestinata.