Nella società di oggi, si fa spesso un gran parlare dei giovani e della loro ossessione per i selfie e i social media.
Ma secondo Paolo Crepet, la vera colpa dovrebbe ricadere su un altro gruppo di persone: quelli di circa 45 anni. In un discorso televisivo su La 7, Crepet afferma che questa generazione è diventata davvero strana, arrivando al punto di fotografare persino il proprio caffè e poi condividerlo su Instagram. Questo gesto, anziché essere una semplice rappresentazione della vita di tutti i giorni, secondo Crepet, rivela un’ossessione malata per l’approvazione sui social media e un totale allontanamento dalla realtà.
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Al posto di riflettere su questioni umane fondamentali o concentrarsi su temi importanti, molte persone si trovano in una sorta di specchio digitale, cercando disperatamente di ottenere like e commenti dalla comunità online. Crepet ci avverte che questa ricerca continua di approvazione è pericolosa, perché l’arte e il pensiero non si basano sulla conformità, ma spesso sul dissenso.
“Diamo la colpa ai giovani, ma non li hanno mica scelti loro dei genitori rimbecilliti che a 45 anni si fanno i selfie con i cappuccini o persino con La bara”, ha dichiarato Crepet.
Per fare un esempio storico, Crepet menziona Giordano Bruno, il filosofo che fu bruciato sul rogo come eretico. Egli suggerisce che non dovremmo mettere al rogo i dissidenti solo perché sfidano il pensiero dominante. Infine, Crepet ci incoraggia a leggere e a riflettere, anziché cadere nella trappola di cercare in modo ossessivo l’approvazione sui social media.