Altro che “paladino della libertà sessuale”. Hugh Hefner, l’inventore di Playboy, era un “vampiro” che “manipolava e drogava le donne costringendole a partecipare a orge degradanti e pensando che fossero di sua proprietà”.
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Le verità scomode e scabrose della Playboy Mansion, la villa mastodontica in cui l’imprenditore ed editore viveva insieme alle sue celebri “conigliette” e dov’è morto nel 2017 a 91 anni vengono portate a galla da una docuserie in 10 puntate, trasmessa in anteprima da A&E dal 24 gennaio.
L’ex pornodiva Linda Lovelace, interprete del cult Gola profonda, denuncia di essere stata trattata come un “pezzo di carne” da Hefner e i suoi sodali, che l’avrebbero addirittura costretta a fare sesso orale a un pastore tedesco, mentre loro assistevano.
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E Sondra Theodore conferma le “brutali” richieste sessuali del padrone di casa: “Spesso mi spaventava… non potevi soddisfarlo. Voleva sempre di più e di più. Con ognuna delle nuove ragazze andava in scena lo stesso copione ogni volta, lui le accoglieva in famiglia abbracciandole ma era tutta un bugia. Non eravamo niente per lui… Era come un vampiro. Ha risucchiato la vita a queste ragazze per decenni”.
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Nella “Mansion”, la droga veniva definita “divaricatore di gambe”. Non solo: Hefner era solito organizzare ogni settimana una “Pig night”, con dozzine di prostitute che lui definiva “brutte”.