Il Coronavirus e la conseguente quarantena hanno costretto molte famiglie e molte coppie a una convivenza forzata 24 ore su 24. Stare sempre insieme ha messo a dura prova anche le relazioni che sembravano ormai stabili e consolidate, facendo scoppiare delle crisi che, in molti casi, probabilmente erano già latenti: così, dopo il boom in Cina, adesso anche nel resto del mondo si sta registrando una crescente richiesta di divorzi.
Come riporta Vanity Fair, in Turchia nel periodo di lockdown il numero di richieste è aumentato di 4 volte rispetto a gennaio; lo stesso trend si sta registrando anche negli Stati Uniti e in Italia. Tuttavia, bisogna anche dire che in Cina, dopo il boom, ci sono stati anche dei ripensamenti: molte coppie, dopo aver chiesto e ottenuto il divorzio, ci hanno ripensato e hanno deciso di tornare insieme.
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Questi risultati suggeriscono quindi di agire con cautela prima di prendere delle decisioni affrettate: probabilmente molte persone hanno pensato di porre fine al proprio matrimonio a causa dello stress subito in questo periodo. Dunque, prima di chiedere il divorzio, occorre capire se si tratta di una crisi passeggera dovuta al momento che stiamo vivendo, oppure se si tratta di qualcosa di più profondo e motivato.
Nel frattempo, però, il Consiglio Nazionale Forense ha deciso di consentire alle coppie che richiedono la separazione consensuale di poter procedere anche con una richiesta via email, a seguito della quale si procede con un’udienza virtuale gestita dagli avvocati online, senza la partecipazione delle parti. Al momento questo sistema è in vigore a Torino, Vercelli, Monza e Verona.