Sean Cormie, 23enne, ha raccontato di essere stato trattenuto e aggredito con forza da un gruppo di fedeli mentre era in una chiesa dell’Oklahoma, e si è ritrovato circondato da persone che pregavano per far sì che lui guarisse dall’omosessualità!
Il giovane, che frequentava quotidianamente la chiesa, era stato invitato a portare in comunità il suo fidanzato, Gary Gardner: “Volevo portarlo perché ci tenevo a farlo conoscere al prete, a mia madre e agli altri fedeli”.
La coppia ha così partecipato alla messa in modo tranquillo fino a quando si è ritrovata circondata da 15 fedeli che hanno iniziato a pregare ad alta voce mentre un prete pronunciava dichiarazioni omofobe definendo i gay un peccato, un abominio e il male.
Sean ed il compagno Gary, stupiti da quello che stavano vedendo, hanno cercato invani di lasciare l’edifico, azione impossibilitata dalla presenza di altri uomini che con violenza hanno costretto la coppia a restare per far si che la “preghiera funzionasse”.
Pugni, calci e lividi sono stati il risultato di quest’assurda azione che è stata poi denunciata alla polizia di Blackwell che è subito intervenuta: “Non riuscivo a credere ai miei occhi – ha dichiarato Gary – una chiesa, il luogo dove si pratica l’amore è invece un cavo di mostri che macinano odio”.
Dalla chiesa è arrivata il seguente messaggio: “La nostra chiesa è composta da persone di ogni stazione. In merito alle accuse fatte, l’incidente è iniziato come una questione familiare e non tolleriamo violenza .Stiamo collaborando con le forze dell’ordine per mettere luce sulla storia nel modo migliore”.