Cooper Koch è diventato famoso in tutto il mondo grazie a “Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story”, ma il 28enne ha già costruito una carriera significativa nel mondo dello spettacolo.
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Ha lavorato come modello e ha recitato in produzioni come “They/Them” e “Swallowed”. In un’intervista recente, Koch ha condiviso la sua esperienza di attore gay a Hollywood, toccando le sfide e le opportunità che ha incontrato lungo il cammino.
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Il giovane attore ha sottolineato quanto sia stata significativa la sua crescita personale e professionale. “Non ho paura di essere inserito nella lista nera,” ha dichiarato, “ma ci sono state discriminazioni.” Questo punto di vista mette in luce la realtà che molti attori LGBTQ+ affrontano nel settore, dove gli stereotipi possono influenzare le opportunità lavorative. Koch ha spiegato che, sebbene non voglia limitarsi a ruoli etichettati solo come queer, è comunque aperto a tutti i progetti che considera interessanti.
Cooper Koch. I need you Cooper Koch. Please save me Cooper Koch. pic.twitter.com/BbOQcskW8I
— ✦ 𝐓𝐡𝐞𝐨 ✦ ❤️🔥 (@teddyreals) September 23, 2024
Il suo approccio proattivo è evidente: “Non metto paletti, non cerco solo ruoli gay.” Koch ha dimostrato una resilienza notevole, non lasciandosi abbattere dalle esperienze negative subite in passato. La sua determinazione è un segno chiaro del suo impegno a sfidare le aspettative e a lasciare il segno in un’industria ancora in evoluzione. Cooper Koch non è solo un attore, ma un simbolo di speranza e di accettazione per molti che si trovano a dover affrontare simili discriminazioni.
Episode 5 of Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story is a 34 minute single shot that you can’t look away from.
With breathtaking performances from Cooper Koch and Ari Graynor. Directed by Michael Uppendahl. pic.twitter.com/qdyJKrPbS1
— Netflix (@netflix) September 21, 2024
Koch ha anche raccontato di commenti sgradevoli ricevuti nel corso della sua carriera, come nel caso in cui una persona gli ha detto che se non otteneva ruoli era perché la sua “voce è da gay.” In risposta a tali osservazioni, ha affermato: “Allora se hai quel tipo di opinione o non vuoi lavorare con me a causa della mia voce, della mia camminata o del modo in cui parlo, allora non voglio lavorare nemmeno con te.” Questa dichiarazione sottolinea la sua determinazione a non lasciare che i pregiudizi influenzino la sua carriera e a scegliere con cura le persone con cui collaborare.
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Inoltre, Koch ha trovato un modo per affrontare le sue difficoltà e ha cercato di mantenersi attivo in una varietà di attività. “Non sono rimasto con le mani in mano anche quando mi sono scontrato con le discriminazioni,” ha dichiarato, evidenziando il suo impegno nel mondo della moda e nell’insegnamento dello yoga. Ha persino lavorato come gelatiere, dimostrando la sua versatilità. La sua partecipazione a una squadra di pallavolo composta solo da ragazzi gay ha contribuito a costruire una comunità di supporto attorno a lui.
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Koch ha concluso affermando che la sua vita è diventata “davvero piena” e si sente “felice, sano e a suo agio con il proprio orientamento.” Questo riflette la determinazione di molti nel settore dell’intrattenimento a trasformare le esperienze negative in opportunità per crescere e prosperare. La sua storia è un potente promemoria del potere della resilienza e dell’importanza di trovare il supporto giusto.
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