Taglio centrale della prima pagina Libero: «Vorreste in cattedra questi signori?». Richiamo interno al giornale, nell’articolo che commenta la giornata dei Pride di ieri e – come al solito – fa i soliti voli pindarici con il ddl Zan: «Con Zan uno così può finire in cattedra». I titoli sono a corredo di immagini che arrivano dai Pride che – nella giornata di ieri – hanno animato sei città italiane. In quella scelta per la prima pagina c’è un gruppo di manifestanti al Pride di Milano, in quella centrale il manifestante è uno solo e il momento è quello di una esibizione al microfono.
Prima pagina Libero e «uno così che può finire in cattedra»
Riferirsi in questo modo a un cittadino che sta manifestando («uno così», ma così come?) è davvero svilente per chi dovrebbe fare dell’analisi e della descrizione dell’attualità un mestiere. Si aggiunga, poi, il mix di informazioni approssimative sul concetto di «uno così in cattedra»: il riferimento alla scuola e al ddl Zan, a quella parte degli atti normativi che sono attualmente in discussione in parlamento che prevede, all’articolo 7, l’istituzione della giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia prevista per il 17 maggio. Oltre all’istituzione di questa giornata nazionale (che, tra le altre cose, è celebrata in tutto il mondo), si prevede anche un percorso di sensibilizzazione all’interno delle scuole, con iniziative che – come ha sempre esplicitato Alessandro Zan – «dovranno essere coerenti con il piano triennale dell’offerta formativa e con il patto di corresponsabilità educativa tra scuole e famiglie». Il tutto per favorire il rispetto e l’inclusione e combattere il bullismo.
La risposta di Vergo a Libero non si è fatta attendere: