È stato pubblicato oggi sulla rivista ufficiale Moked, della comunità ebraica italiana, la riflessione del consiglio delle comunità ebraiche sul recente emendamento al ddl omotransfobia, che riportiamo di seguito:
La Presidente dell’Unione Noemi Di Segni ha voluto ribadire: “La libertà di espressione del pensiero è un principio fondamentale già incardinato nella nostra Costituzione e l’esigenza odierna è quella non già di affermarlo ma di evitare che in nome di questo principio si legittimino odio e violenza. Su questo abuso del diritto la politica, così come altre istituzioni vigilanti, è chiamata a farsi portatrice di interventi che rafforzino le fondamenta costituzionali”.
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Nel corso dell’ultima riunione di Giunta dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, nell’ambito di un approfondimento sul tema dei reati di odio e delle iniziative di contrasto connesse, vi è stato un confronto sul disegno di legge Zan in materia di “violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere” e sugli emendamenti proposti con riferimento all’articolo 604 bis e ter del Codice penale e alla legge Mancino (L.205/93) in questi ultimi giorni. A margine dei lavori, ascoltate le diverse voci intervenute sulle sensibilità religiose e l’impatto di quanto proposto anche sugli altri ambiti di tutela, la Presidente dell’Unione Noemi Di Segni ha voluto ribadire: “La libertà di espressione del pensiero è un principio fondamentale già incardinato nella nostra Costituzione e l’esigenza odierna è quella non già di affermarlo ma di evitare che in nome di questo principio si legittimino odio e violenza. Su questo abuso del diritto la politica, cosi come altre istituzioni vigilanti, è chiamata a farsi portatrice di interventi che rafforzino le fondamenta costituzionali”.
“Condividiamo le parole della presidente Di Segni della Comunità Ebraica Italiana, e chiediamo alla politica di non lasciar cadere queste perplessità nel vuoto” dichiara Fabrizio Marrazzo Portavoce Gay Center.