Compie 70 anni Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo. Ribelle fin dall’infanzia, adolescente in quegli anni Sessanta che cambiarono il mondo e la società, la Pravo non si è lasciata sfuggire nulla lasciando, lungo più di 50 anni di carriera, segni indelebili nel nostro immaginario.
Dal Piper alla Bambola, dalle provocatorie esibizioni in topless all’eleganza eterea di alcune partecipazioni sanremesi: una delle poche dive della nostra musica.
A 70 anni Patty Pravo non smette di essere se stessa: libera, unica, eccentrica, volitiva, provocante e provocatoria.
“La cambio io la vita che non ce la fa a cambiare me”, cantava al Festival di Sanremo del 1997, nel brano scritto per lei da Vasco Rossi sulle musiche di Gaetano Curreri, …E dimmi che non vuoi morire. Arrivò solo ottava, sebbene la sala stampa le assegnò il Premio della Critica, ma quella frase, a Patty Pravo, si appiccò addosso in modo indelebile, divenne una sorta di mantra, di credo laico per una donna, un’artista che la vita se l’è sempre pennellata a sua immagine, l’ha morsa con gusto affondando i denti, l’ha esplorata in tutti i suoi anfratti, i più luminosi e più oscuri.