Intervistati dal Süddeutsche Zeitung, in molti raccontano di essere stati invitati a non dichiarare apertamente la propria sessualità perché questo gli impedirebbe di essere considerati per ruoli eterosessuali. Un modo di procedere a cui loro vogliono opporsi, chiedendo parità e rispetto. «Troppo spesso, molti di noi sono stati zittiti da manager, agenti di casting, colleghi, produttori, editori, registi, invitati a tacere sui nostri orientamenti sessuali e identità di genere per evitare di mettere in pericolo le nostre carriere. Noi vogliamo mettere fine a tutto questo: una volta per tutte», si legge ancora. Da qui la volontà di unirsi per far sentire la loro voce in maniera ancora più forte.
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«Siamo attori. Non dobbiamo essere ciò che recitiamo», fanno sapere. Tra i firmatari dell’appello, Eva Meckbach, 40 anni, nota per Home for the Weekend e per la serie crime Tatort, che da oltre 50 anni va in onda sul primo canale della tv pubblica tedesca. A promuovere il coming out di massa sono stati Karin Hanczewski, l’attore di teatro Mehmet Atesci, 34 anni, e Godehard Giese, che hanno poi coinvolto gli altri colleghi. «Quando ne abbiamo parlato in gruppo è apparso subito chiaro che in questo modo avremmo potuto cambiare qualcosa, come gruppo, come grande gruppo», ha spiegato Hanczewski.
185 Schauspieler*innen outen sich im neuen SZ-Magazin als lesbisch, schwul, bi, queer, nicht-binär, trans*. Was sie mit #actout erreichen wollen – am heutigen Freitag im neuen Heft in der @SZ und jetzt digital unter https://t.co/GYWsgfB559 pic.twitter.com/Snt0avp3ol
— SZ Magazin (@szmagazin) February 5, 2021
«Alcuni di noi sono attori che hanno coraggiosamente fatto coming out da soli in passato», si legge nel manifesto, «altri stanno decidendo ora di farlo. Siamo nuovi arrivati, nomi noti. Siamo cresciuti quando l’omosessualità era ancora illegale, e siamo anche più giovani di Elliot Page. Siamo cresciuti in villaggi e grandi città; siamo persone di colore, persone con esperienze da immigrati e persone con disabilità; non siamo un gruppo omogeneo».
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Hanczewski, poliziotta in Tatort, ha aggiunto che le hanno sempre consigliato di non portare la compagna sul red carpet. Ma lei non ci sta più: «Se non faccio coming out, se mi rendo invisibile, contribuisco a un mondo in cui non voglio davvero vivere, e alimento il terreno per l’omofobia».