“La mia auto si è fermata in un checkpoint della polizia e mi hanno chiesto i documenti. Li hanno controllati e poi mi hanno detto: ‘Ti prendiamo’”. Sta facendo il giro del mondo il racconto di due ragazzi gay ceceni, intervistati dalla CNN, imprigionati e torturati dalle forze dell’ordine.
“Hanno iniziato a prendermi a pugni e a calci. Volevano i nomi dei miei amici gay. Mi hanno attaccato dei fili alle mani e dei ganci di metallo sulle braccia per l’elettroshock. Hanno attrezzature speciali, molto potenti. Quando ti danno la scossa, salti. Se la mia famiglia scoprisse che sono gay non sarebbe necessario l’intervento del governo, loro mi ucciderebbero”.
Il regime ceceno, ancora oggi, nega qualsiasi tipo di violenza e di accusa nei suoi confronti, mentre continuano le proteste per il resto del mondo.