Un debito di 50mila euro. Sarebbe stato questo il motivo del pignoramento del vitalizio da ex parlamentare di Ilona Staller, meglio conosciuta come Cicciolina, pornostar di fama internazionale e deputata della Repubblica. In Parlamento entra per la prima volta nel 1987 fra le file del Partito Radicale (20mila voti) ed è suo il caso più eclatante della politica tricolore, quello che continua a versarle il famoso vitalizio che i Cinque Stelle promettono di abolire con il nuovo governo, quello del «cambiamento».
La 67enne di origine ungherese, intanto, decide di intraprendere vie legali contro l’amministratore del suo condominio sulla Cassia accusandolo di truffa. Secondo la ricostruzione della Staller sono stati 100mila gli euro versati per l’abitazione ma finiti ingiustamente nelle tasche dell’uomo. Il vitalizio, dal maggio 2017, le è stato pignorato di un quinto proprio per via del debito accumulato per il condominio.
Una volta depositata la denuncia in tribunale, Cicciolina attende che la pratica sia sbrigata il prima possibile, ma le polemiche intorno al vitalizio, che grazie al via libera del governo giallo verde di Salvini e Di Maio potrebbe essere messo in forse, non accennano a fermarsi.