Così, il portale Gay.it ha analizzato tutte le proposte delle formazioni politiche e ha stilato la sua classifica di quelle più attente: si va dal primo posto di Movimento 5 Stelle, Sinistra/Verdi e +Europa, che rispecchiano tutti gli standard individuati dal portale, fino all’en plein negativo della destra, con Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati e anche Italexit e Impegno Civico.
Il primo punto nella lista di quelli scelti dal sito web d’informazione sui diritti della comunità omosessuale riguarda il matrimonio egualitario. Su questo la coalizione di sinistra è compatta nell’inserire il tema tra le proprie proposte, così come anche il Movimento e Unione Popolare. Nessun riferimento, invece, nei programmi degli altri partiti. Meno attenzione, invece, al tema della “educazione sessuale e affettiva nelle scuole”, al quale solo +Europa, Sinistra/Verdi e pentastellati hanno dedicato una parte delle loro proposte. Sull’omogenitorialità, ossia il legame, di diritto o di fatto, tra bambini e una coppia omosessuale, il sostegno arriva dagli stessi tre partiti, ai quali si aggiunge la formazione guidata da Luigi De Magistris.
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Sull’identità di genere, in particolare sulla riforma della legge 164 del 1982, quella che contiene le norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso, e carriere alias, il rapporto rimane lo stesso: l’attenzione al tema viene posta solo da Sinistra/Verdi, +Europa, Movimento e Unione Popolare. A questi si aggiungono anche Partito Democratico e Azione/Iv se si parla di una nuova legge contro l’omotransfobia. Il supporto alla comunità Lgbtqi si riduce di nuovo a soli tre partiti, M5s, +Europa e Sinistra/Verdi, se invece si parla di divieto di teorie riparative, ossia quelle pratiche prive di basi scientifiche a supporto che hanno l’obiettivo di cambiare l’orientamento sessuale di una persona, o di tutela dei diritti delle persone intersex.