Una storia d’amore tra due donne nella Francia del ‘700 è alla base del nuovo film di Céline Sciamma, acclamata regista di “Tomboy” e sceneggiatrice di “La mia vita da zucchina”. Premiato al Festival di Cannes (miglior sceneggiatura), “Ritratto della giovane in fiamme” è una riflessione sulla passione, sull’identità sessuale e sull’arte come mezzo di espressione ed emancipazione.
GUARDA: Cinema, in “Star Wars: L’Ascesa di Skywalker” arriva la prima coppia gay
Un cast tutto al femminile, composto da Noémie Merlant, Adèle Haenel e Valeria Golino, è protagonista della vicenda della talentuosa pittrice Marianne, che nella Francia prerivoluzionaria viene ingaggiata per fare il ritratto di Hélois:, un dipinto destinato al futuro marito della giovane nobildonna. La ragazza, contraria alle nozze combinate, si rifiuta di posare: su indicazione della madre, Marianne comincia a dipingerla di nascosto, fingendosi la sua dama di compagnia. Tra le due donne nascerà così un amore tanto travolgente quanto inaspettato.
GUARDA: Emilia Clarke canta “Last Christmas” alla prima del film e la dedica a George Michael (VIDEO)
“Questo film è pensato come un’esperienza sia del piacere di una passione presente, sia del piacere di una storia di emancipazione per i personaggi e per il pubblico. Questa duplice temporalità ci permette di vivere le emozioni e di riflettere su di esse”, ha raccontato Céline Sciamma, al quarto lungometraggio e primo in costume.
A Cannes è stata premiata con la Queer Palm, mentre il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani l’ha definito “Un manifesto femminista discreto e potente, elegante e senza tempo”. Il film è stato anche insignito del premio per la miglior sceneggiatura agli European Film Awards ed è candidato ai Golden Globe come miglior film straniero.
GUARDA: “Mamma ho Perso l’Aereo”, in arrivo il reboot con protagonista…