Celine Dion ha recentemente condiviso importanti dettagli sulla sua battaglia contro la sindrome della persona rigida (SPS), una malattia rara che le è stata diagnosticata anni fa.
In un’intervista emozionante con «Vogue Francia», la celebre cantante ha parlato della sua lotta quotidiana e delle sue speranze per il futuro. «Ho questa malattia per qualche motivo sconosciuto. Per come la vedo io, ho due scelte. O mi alleno come un atleta e lavoro duro, oppure stacco la spina ed è finita, rimango a casa, ascolto le mie canzoni, sto davanti allo specchio e canto per me», ha confessato la Dion, come riporta Adnkronos, esprimendo una forte resilienza nel fronteggiare la sua condizione.
La sindrome della persona rigida (SPS) è caratterizzata da rigidità muscolare e spasmi dolorosi che peggiorano con stimoli esterni come suoni e luci, secondo l’Istituto Nazionale di Disturbi Neurologici e Ictus. Questa condizione può causare anche un significativo disagio emotivo e limitare severamente la mobilità e la funzionalità quotidiana degli individui colpiti. La Dion, che ha dovuto mettere in pausa la sua carriera per concentrarsi sulla salute, trascorre cinque giorni a settimana in terapia atletica, fisica e vocale.
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«Lavoro sulle punte dei piedi, sulle ginocchia, sui polpacci, sulle dita, sul canto, sulla voce… devo imparare a conviverci adesso e smettere di mettermi in discussione. All’inizio mi chiedevo: «Perché io? Come è successo? Cosa ho fatto? È colpa mia?». Ma con il tempo il mio atteggiamento è cambiato. La vita non ti dà risposte. Devi solo viverla», ha detto la cantante.
Nonostante le difficoltà, Celine rimane ottimista e grata per il supporto ricevuto: «È l’amore delle persone a me più vicine e dei miei fan, così come le migliori cure mediche, che mi hanno aiutata di più».
Ha inoltre sottolineato l’importanza dell’accesso alle cure mediche, riconoscendo che molti altri affetti da SPS potrebbero non essere così fortunati: «Le persone che soffrono di SPS potrebbero non essere abbastanza fortunate o non avere i mezzi per avere buoni medici e buone cure. Ho questi mezzi e questo è un dono. Inoltre, ho questa forza dentro di me. So che niente mi fermerà».
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La cantante spera in una cura miracolosa che possa migliorare la sua qualità di vita e quella di altri affetti dalla stessa malattia. «Il mio obiettivo è rivedere la Torre Eiffel».