La Suprema Corte di cassazione italiana si è pronunciata su un caso che sicuramente aprirà un grande dibattito di natura politica non solo in Italia, ma in tutta l’Europa. Come si legge dalla sentenza n. 24084 della I sezione Penale, la Cassazione ha sancito l’obbligo per gli immigrati in Italia di conformare i propri valori a quelli del mondo occidentale. Secondo gli Ermellini, infatti, non può essere ammissibile che diversi valori culturali, anche se leciti nello Stato di provenienza, possano portare alla consapevole violazione dei valori della società accogliente.
Parole forti ma che fanno intendere che in Italia non saranno più concesse deroghe in materia di pubblica sicurezza. Nella motivazione della decisione, la Suprema Corte fa riferimento all’articolo 2 della Costituzione italiana e all’articolo 9 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo che prevede la possibilità di restringere la libertà di manifestare la propria religione per proteggere l’ordine pubblico, la salute o la morale pubblica o i diritti e le libertà altrui.
Il caso giuridico
Un indiano era stato condannato nel 2015 dal Tribunale di Mantova a 2.000 Euro di ammenda per essere stato trovato in possesso di un coltello di ben 20 centimetri per le strade di Goito (MN). Il condannato aveva spiegato che Il coltello oggetto di contestazione, il sacro “kipran”, era, insieme con il turbante, un simbolo della religione sikh e che il possesso di tale strumento era concesso dalle sacre scritture.