Sono sposati da 34 anni, ma si adorano I come il primo giorno. Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi sono tra le rare coppie famose che ci ricordano che il “per sempre” esiste.
In qualunque circostanza, anche di fronte a una “separazione”: Carmen infatti da qualche mese è nella Casa del Grande fratello vip.
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Cosi, a badare alla loro piccola Maria, nata otto anni fa grazie alla fecondazione assistita, pensa il coreografo: «Da un lato vorrei riavere Carmen accanto a me, dall’altro faccio il tifo per lei», confida Enzo Paolo. «Il pubblico del reality è stanco dei teatrini. Mia moglie piace perché è sempre se stessa. La amo anche per questo e se tornassi indietro la risposerei, non una, ma cento volte».
«L’attrazione fisica è davvero forte» Oggi coreografo di successo, Enzo Paolo – ballerino classico, diplomato al Teatro San Carlo di Napoli – è un rivoluzionario della Tv: chi non ricorda il suo scandaloso balletto, quel Tuca Tuca con Raffaella Carrà? E poi, da napoletano verace, mette passione nel lavoro come nell’amore. Parla col cuore in mano, permettendoci di entrare nell’intimità della storia con Carmen, cominciata nel 1983 e che nel tempo ha conservato romanticismo e passione. Enzo Paolo, ci spieghi come si fa a raggiungere questo traguardo? «La base è certamente l’amore, unito al rispetto reciproco. Tra me e Carmen, poi, c’è sempre stata una potente attrazione fisica che, anche se è mutata negli anni, resiste e ci tiene uniti.
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Lo stesso vale per il piacere di lavorare insieme e di condividere ogni emozione. Con la nascita di Maria, poi, la nostra favola ha aggiunto un tassello importante-verso il lieto fine, nel senso che a questo punto niente e nessuno potrà mai separarci. In famiglia ci godiamo la nostra-normalità, accompagnando nostra figlia a scuola, sedendoci a tavola tutti insieme e accudendo i nostri cani, tutti trovatelli. Il più affezionato alla piccola Maria è Cucciolino, che dorme con lei».
Come ricordi gli inizi della vostra storia d’amore? «Cr incontrammo in occasione di uno spettacolo teatrale: io già affermato coreografo, lei agli esordi, bellissima e anche molto dotata come ballerina. Posso dire di essere stato il suo maestro per avere intuito subito il suo talento e per averla aiutata a perfezionarlo. Ballare insieme ci piaceva, ma niente altro, anche perché Carmen era convinta che io fossi gay. Lo racconto senza imbarazzo perché non ho mai vissuto con pregiudizio l’orientamento sessuale di nessuno. Nonostante l’errata impressione iniziale, ebbi poi modo di dimostrarle quale fosse realmente il mio, quando una sera lei prese l’iniziativa entrando nella mia camera. E, dopo quella notte fantastica, non ci siamo lasciati più».
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Tu e Carmen siete gelosi l’uno dell’altra? «Si, perché Carmen è stata ed è ancora un sex symbol e io, come coreografo, ho sempre avuto intorno ragazze belle e disponibili. Tuttavia non ho mai tradito mia moglie e sono certo che lei, a sua volta, sia stata fedele nei miei confronti. Quando ci siamo innamorati e sposati, lo abbiamo fatto con la volontà di restare uniti. Non siamo così stupidi da mettere in gioco un’unione preziosa per una banale attrazione extraconiugale».