Il tumore diagnosticato a re Carlo III del Regno Unito potrebbe essere “più pericoloso di quanto siamo stati portati a credere”, pertanto il monarca britannico avrebbe già iniziato a lavorare sulla successione. Lo riferiscono i tabloid Metro e Mirror.
All’inizio di febbraio, Buckingham Palace aveva rivelato una diagnosi di cancro dopo il ricovero di re Carlo III in ospedale per un ingrossamento della prostata. Le autorità non hanno rivelato di che genere di tumore si tratti ma, secondo i media britannici, da allora il monarca è stato sottoposto a “trattamenti regolari”.
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Non solo: la notizia ha spinto il re a formalizzare i piani di successione, assicurandosi che il principe William salga sul trono in caso di una sua precoce dipartita. Queste mosse però hanno scatenato una serie di voci secondo cui la patologia che affligge re Carlo potrebbe essere più grave di quanto si creda.
“Anche Carlo è consapevole che, come futuro re, William è al centro dei preparativi per la successione che si stanno svolgendo proprio ora”, ha detto al Mirror l’esperto di gossip reale, Tom Quinn. “I funzionari competenti avevano dato per scontato che il re sarebbe rimasto in buona salute almeno fino al compimento degli 80 anni prima di dare il via alla pianificazione della successione, ma in realtà hanno già iniziato e questo forse indica che il cancro del re è più pericoloso di quanto siamo stati indotti a credere”.
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Anche l’agenda pubblica del monarca ha fatto insorgere qualche sospetto. A oltre due settimane dalla diagnosi, soltanto a metà della scorsa settimana re Carlo ha avuto la sua prima udienza faccia a faccia con il primo ministro Rishi Sunak. “Ho ricevuto così tanti messaggi e cartoline meravigliosi che la maggior parte delle volte mi fanno piangere”, ha detto il re, secondo il tabloid Metro.