Quello dell’omosessualità nel calcio è un argomento ancora molto delicato. Lo ha spiegato qualche tempo fa Giroud, ricordando il momento in cui l’austriaco Hitzlsperger ha fatto coming out nel 2014.
“Fino a quel momento ero sempre stato convinto che fosse impossibile dichiarare la propria omosessualità nel mondo del calcio. Del resto nei rapporti all’interno di uno spogliatoio molto è questione di testosterone, di cameratismo, ci si fa la doccia insieme… È ovviamente una situazione delicata. E capisco il dolore e la difficoltà nel riuscire a fare coming out, è una prova complicata dopo un lavoro su se stessi che magari è durato anni”.
Così Andy Brennan, attaccante australiano dei Green Gully, ha scelto Instagram per gridare al mondo la sua omosessualità.
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“Mi ci sono voluti anni per sentirmi a mio agio a dire questa cosa: sono gay. Avevo paura che avrebbe avuto un effetto negativo sulle mie amicizie, sui miei compagni di squadra e sulla mia famiglia. Ma il supporto delle persone che ho avuto accanto è stato enorme e mi ha aiutato a fare l’ultimo passo: essere completamente sincero. E dirlo davanti a tutti è il modo migliore per sentirmi a mio agio e per essere me stesso.. Quindi…avanti così”.
Un post che ha ricevuto il supporto di tanti tifosi e club sparsi per il mondo tra cui spunta il St.Pauli, club tedesco da sempre impegnato in battaglie sociali.
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