E’ polemica sull’apertura in prima pagina di Libero, che oggi titola “Calano fatturato e Pil ma aumentano i gay“.
Di Maio: scriveranno idiozie senza fondi “Abbiamo fatto bene o no a tagliare i fondi a giornali del genere? Scriveranno queste idiozie senza più un euro di fondi pubblici. Vito Crimi ha avviato la procedura che azzererà i finanziamenti pubblici entro i prossimi tre anni“.
Lo scrive su Instagram il vice premier e ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio. Crimi: “Provo disgusto per il titolo del giornale Libero. Un giornale che riceve soldi pubblici che prima pubblica titoli razzisti, poi oggi anche omofobi. Avvierò immediatamente una procedura interna per vagliare la possibilità di bloccare l’erogazione dei fondi residui spettanti ad un giornale che offende la dignità di tutti gli italiani e ferisce la democrazia. Mi aspetto che il giornalismo che tanto vede in noi il nemico, faccia sentire la sua voce. Probabilmente chi distrugge la credibilità della stampa sono proprio alcuni giornalisti“, sostiene Vito Crimi, sottosegretario con delega all’Editoria.
Zan (Pd): Feltri disperato Il titolo di Libero “è ignobile, perché probabilmente Feltri è un direttore disperato per il crollo delle vendite e utilizza questi titoli che sono falsi, perché le persone omosessuali come gli etero non è che aumentino o che diminuiscano, l’orientamento sessuale è una condizione dell’essere umano”.
Lo dichiara all’Agi Alessandro Zan, deputato del Pd e attivista Lgbt. “Semmai oggi i gay e le lesbiche italiane si dichiarano nei posti di lavoro, con gli amici, in famiglia e questo è il presupposto per essere felici come tutti gli altri. L’articolo, che è stato scritto bene, da una giornalista seria è stato in realtà ridicolizzato e totalmente mistificato da un titolo del giornale che racconta la qualità intellettuale di chi quel giornale lo dirige”.