Matt e Ross Duffer, ovvero le due menti che con la loro nostalgia degli anni ’80 e ’90 hanno generato il successo di Stranger Things, sono stati accusati di comportamenti violenti e inappropriati sul luogo di lavoro.
A mettere nei guai i creatori della popolare serie televisiva Netflix ci ha pensato Peyton Brown, una donna che ha fatto parte dello staff tecnico della troupe che ha lavorato coi Duffer fino al termine della realizzazione della seconda stagione. La donna, sulle colonne di Entertainment Tonight Canada, ha rivelato i comportamenti controversi dei due sceneggiatori: “Ho visto di persona due uomini in altissime posizioni di potere approcciare e abusare verbalmente diverse donne sul set. Mi sono promessa di non rimettermi mai più in una situazione del genere. Insulti, grida e delle persone sono state licenziate o allontanate a causa loro”.
La Brown ha rivelato al mondo intero la notizia anche attraverso alcuni post condivisi sui social, annunciando che non lavorerà alla terza stagione di Stranger Things, per dimostrare solidarietà con il movimento Time’s Up.
Per adesso i legali di Netflix e dei fratelli Duffer hanno deciso di temporeggiare.