Puntuali come un orologio svizzero sono arrivate le polemiche sulla vincitrice dell’Eurovision Song Contest 2023, Loreen.
La cantante, che ha trionfato nella kermesse portando la Svezia sul gradino più alto del podio, è stata accusata di plagio. Secondo molti spettatori, “Tattoo” sarebbe un plagio di altri brani e ricorderebbe in modo piuttosto nitido non uno, bensì diversi pezzi di altri artisti.
Sui social è così cominciata la caccia al plagio, con diversi utenti che hanno confrontato “Tattoo” ad altre melodie, provando anche a sovrapporle. C’è chi ha assicurato che il ritornello della canzone che ha vinto l’edizione 2023 ricorda una parte di “The winner takes it all” degli Abba, connazionali proprio di Loreen.
Loreen conquista le classifiche globali con la canzone vincitrice dell’Eurovision 2023
Cci sarebbe anche un brano ucraino tra quelli plagiati da “Tattoo”, ovvero “V Plenu” di Mika Newton, cantante 37enne di Burstyn. Non solo, in “Tattoo” risuonerebbero echi (più che espliciti) degli Abba (“The Winner Takes it All”) nonché di “Flying Free” di Pont Aeri (Marc Escudero e Ruben Moreno, Spagna, anni ’90) . Sulla ricerca delle tessere del puzzle musicale che arrivano a comporre “Tattoo” si è scatenato, di fatto, un tormentone social. Tra i tanti “plagiati” comparirebbe anche il nostro Nek, con ‘Fatti avanti amore’, brano con cui arrivò secondo a Sanremo nel 2015 (sotto il video).
Le regole dell’Eurovision:
Tanto rumore per nulla, però: a differenza del Festival di Sanremo, l’Eurovision Song Contest non ha regole che inficino la partecipazione o la vittoria di un brano nel caso in cui risulti plagiato. Insomma: il secondo microfono di cristallo resterà saldamente tra le unghie della trentanovenne Loreen, già trionfatrice dell’Eurovision 2012. Plagio, citazione, omaggio o quel che sia: la questione si risolverà semmai in altre sedi. Ma non in quella dell’Eurovision Song Contest.