Sono passati dieci anni da quando, nel settembre del 2006, la ABC ha mandato in onda il primo episodio di Brothers & Sisters, la serie televisiva ideata da Jon Robin Baitz dedicata alla storia della famiglia Walker. Nel corso di cinque stagioni sullo schermo si è assistito a segreti in grado di cambiare per sempre la vita, tradimenti, dibattiti politici e morali, e ovviamente intrighi sentimentali di ogni tipo. Lo show è riuscito a conquistare un posto nel cuore degli spettatori che hanno trovato nella vita dei Walker elementi in grado di emozionarli, commuovere e alle volte ridere. In occasione del suo decimo anniversario ecco 5 motivi per cui vale la pena ricordare questa splendida serie tv:
1. Il cast
Una storia così ricca di svolte e rivelazioni, alle volte un po’ troppo forzate, avrebbe rischiato in più momenti di scivolare nel surreale se a sostenerla non ci fosse stato un cast di altissimo livello. Gli interpreti hanno saputo costruire un feeling evidente e, nonostante alcune iniziali difficoltà, sono riusciti a rendere i personaggi multidimensionali e credibili, evitando stereotipi e semplificazioni.
2. Un personaggio omosessuale lontano dagli stereotipi
Attualmente la presenza di un protagonista apertamente gay non suscita alcuna sorpresa ma dieci anni fa non era così scontato che un network generalista come la ABC desse spazio a questioni sociali come quelle riguardanti Kevin Walker. La costruzione del personaggio interpretato con bravura da Matthew Rhys rifletteva i dubbi e le discussioni politiche allora in corso negli Stati Uniti, mostrati anche attraverso il rapporto tra Kevin e sua sorella Kitty, contraria ai matrimoni gay ma non alle unioni civili. Nel corso delle stagioni la situazione di Kevin è cambiata, fino ad arrivare a fargli compiere l’importante dichiarazione a Scotty che ha portato al loro matrimonio e alla scelta di diventare genitori insieme.
3. Le cene in famiglia:
La casa di Nora, tranne nell’ultima stagione, ha ospitato moltissime riunioni e cene di famiglia. I Walker sono infatti famosi per le loro discussioni e accesi scambi di opinione; che si tratti di questioni politiche, contrasti o problemi sentimentali, ogni reunion tra le mura di casa era un indizio certo che qualcosa di importante stava per accadere. Il cambiamento di location, pur giustificato dalle modifiche avvenute nelle vite dei protagonisti, ha fatto perdere un po’ di incisività alle interazioni dei Walker nelle ultime puntate e il calore rappresentato dalle scene ambientate nella casa di Nora, a volte fin troppo acceso, ha rappresentato una delle grande assenze degli ultimi capitoli della storia.
4. Gli ostacoli per diventare genitori:
Tra gli argomenti ancora attuali e presenti nelle pagine della cronaca, è la scelta di diventare genitori e gli ostacoli da superare che questa comporta. Tra figli illegittimi, donazioni di sperma, uteri in affitto, adozioni e gravidanze da portare avanti in situazioni mediche difficili, gli episodi hanno esplorato i vari lati della maternità e della paternità, senza mai giudicare i personaggi ma, al contrario, mostrando spesso anche le critiche e le difficoltà incontrate sul loro cammino.
5. Sogni destinati a NON realizzarsi:
La famiglia Walker, fin dalle prime puntate, porta in scena la difficoltà di dover fare i conti con una realtà in cui i propri sogni sembrano allontanarsi sempre di più con il passare del tempo. Nessuno dei protagonisti ha vita facile nel realizzare gli scopi che si è prefissato, dal successo professionale a una carriera medica, fino ovviamente alla serenità nella vita privata. Il buon equilibrio tra drammi e momenti più leggeri ha permesso alla serie di non diventare mai stucchevole o eccessivamente tragica.