Zio e nipote, di 54 e 35 anni, sono sotto processo presso il Tribunale di Monza con l’accusa di aver addescato, tramite chat di incontri, persone gay per derubarle.
E’ successo a Verano, in Brianza dove uno dei due si spacciava per “Luca”. I due utilizzavano l’app di incontri Romeo e fissavano gli appuntamenti di notte, in posti isolati, per poter derubare le vittime.
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Dopo varie denunce una delle vittime ha riconosciuto il volto dei due uomini che, ad oggi, si dichiarano innocenti, affermando che a chattare sulle app di incontri gay fosse stato un loro amico a cui prestavano il telefnino ogni tanto.
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Le accuse risalgono al 2018 e oggi i due uomini risponderanno in aula al pm Cinzia Citterio.