Da quando è uscito il libro-rivelazione di Britney Spears, “The Woman In Me“, si è scatenata una vera e propria corsa per avere i diritti del volume, per tramutarlo in una serie TV, in un lungometraggio o in un documentario, con offerte da capogiro.
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Tra queste, secondo The Ankler, società americana di media digital, le offerte di star come Margot Robbie, Reese Witherspoon e Brad Pitt. Del resto, la risposta del pubblico è stata così entusiasmante da farlo diventare il memoir di una celebrity più venduto della storia, in appena ventiquattro ore.
Nell’autobiografia uscita il 24 ottobre, Britney ha svelato la sua verità, dal rapporto conflittuale con la famiglia sfociato nella tutela del padre lunga 13 anni, alle relazioni con Justin Timberlake e Colin Farrell, fino ai retroscena sulla maternità e sulla carriera.
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L’interesse di Hollywood per farne un film ha sorpreso e conquistato la popstar. Secondo indiscrezioni, Britney starebbe valutando con calma il da farsi: “sta soltanto cominciando a prendere forma”. Chi, le è vicino, ha fatto sapere che ad oggi non ci sarebbero accordi di alcun tipo per un secondo memoir. D’altronde per scrivere “The Woman in Me” la cantante avrebbe incassato un assegno da 15 milioni di dollari. Per un eventuale capitolo 2 bisognerebbe inevitabilmente salire di prezzo.