di Stefano Di Capua – Foto di Andrea Lando
Chi ha detto che la moda curvy è soltanto per le donne? Sono sempre di più, infatti, quegli uomini che, per le proprie forme armoniosamente rotonde e burrose, rientrano a pieno diritto in questa categoria. Anche il mercato internazionale se n’è accorto e molte maison hanno eliminato le tradizionali taglie xxl, riqualificandole come curvy. Il fashion system, dunque, è pronto a lanciare una nuova immagine maschile. Sempre più spesso, infatti, modelli normodotati e dalla corporatura florida ma equilibrata affiancano, in passerella e sulle riviste, quelli abitualmente filiformi, quasi anoressici, o super fisicati. Tra questi, Boris Capasso, trent’anni, di Barletta, 180 cm di altezza per 80 kg di peso, già testimonial di molti brand di moda e ospite in diverse trasmissioni tv tra Rai e Mediaset. “A seguito di due tumori maligni, ho dovuto sottopormi a cure che hanno notevolmente cambiato il mio metabolismo, facendomi aumentare di peso”, ci dice Boris. “Ho dovuto fare i conti con la realtà e accettarmi e amarmi per come sono. Per questo motivo, voglio proporre un’immagine diversa del corpo maschile, diffondendo una nuova tendenza, affinché i media smettano di veicolare un messaggio di bellezza totalmente errato, proponendo solo corpi perfetti e, in realtà, molto spesso ritoccati con Photoshop”.
Boris, che significa essere un modello curvy?
“Essere curvy non vuol dire essere grassi e obesi, come molti pensano. Essere curvy significa semplicemente avere qualche chilo in più ma stare bene con se stessi. Credo che non esista un canone di bellezza universale ed è importante dirlo a gran voce. Il mio intento è anche quello di aiutare quanti ancora sono costretti a subire vessazioni da parte di gente stupida e ignorante a causa del proprio peso”.
Qual è il messaggio sociale che vuole veicolare?
“Desidero lanciare un messaggio positivo nei confronti del corpo maschile. Un monito di forza psicologica rivolto a tutti quei ragazzi e a quegli uomini che sperimentano timori e insicurezze quotidiane, preoccupandosi di come appaiono pubblicamente e confrontandosi coi modelli o i fisici perfettamente scolpiti proposti dalla società moderna. Nessuno deve sentirsi inferiore, ognuno deve essere esattamente ciò che è e amarsi per questo”.
Dalle passerelle alla tv ai social network, quali sono i suoi progetti per il futuro?
“ Voglio diventare il portabandiera di un nuovo movimento caratterizzato da una piacevole ventata di positività e sicurezza interiore per abbattere i pregiudizi sociali legati all’estetica e alla bellezza, soprattutto al peso. Rimango allibito quando vedo persone che si stravolgono negativamente. ricorrendo alla chirurgia estrema. Gli uomini di oggi sono in gran parte super fissati coi muscoli, con le diete e con la palestra. Lo sport fa sicuramente bene ma quando certe abitudini diventano una dipendenza si cade nel patologico. E’ questa la mia battaglia! Credo che sia importante fare le cose con piacere e non per dovere sociale”.
Boris è un fan sfegatato di Beyoncè tanto da farsi tatuare il volto della cantante americana sul petto.