Be2, Meetic, C-date, OkCupid, Tinder, Zoosk, Lovoo, Happn, 3nder, Grinder, Mousemingle, Badoo… Sono decine i siti specializzati in incontri e soddisfano praticamente qualunque esigenza: di genere, religiosa, di orientamento sessuale e non solo. Accanto ai più comuni siti (per gay o etero, singoli o coppie), negli anni si sono affiancati quelli riservati a cristiani o ai musulmani, ci sono quelli per orientali, per neri, per persone ricche, per anziani o, addirittura, quelli per appassionati di cartoni animati… qualunque sia la vostra idea di partner, qualunque sia la vostra fantasia sull’incontro perfetto, c’è un’app o un portale che vi aiuterà a trovare compagnia.
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Una galassia sconfinata dietro alla quale prospera un business miliardario: Match Group, per citare una delle società più importanti del settore (proprietaria di 13 brand, tra i quali spiccano Meetic, OkCupid, Tinder e Twoo) nel 2016 ha avuto un giro d’affari di 1,2 miliardi di dollari con un utile operativo superiore ai 300 milioni di dollari. Secondo le stime più diffuse l’84% dei single ha provato almeno una volta a conoscere un partner utilizzando uno di questi servizi.
Restringendo il campo d’azione, secondo il report del Centre for Economics and Business Research (commissionato da Meetic) in Italia sono 9 milioni le persone iscritte (siamo i più attivi in Europa), nel 2015 sono stati spesi 6,7 miliardi di euro in attività connesse al dating, contando quindi i soldi spesi in regali, cene, aperitivi maturati in seguito al primo approccio virtuale. Ma oltre ai numeri, oltre alla goliardica ironia con cui si può raccontare il dating online, ci sono le persone.
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Quelle che si iscrivono per trovare un incontro sessuale. Quelle che credono nella favola del principe azzurro o della donna da sposare. Quelle che vogliono solo passare del tempo in compagnia. Quelle che devono colmare un vuoto. Quelle che di tempo non ne hanno. Persone timide, indaffarate, avventurose, spudorate, impegnate. Persone mosse da aspettative, sentimenti, emozioni. Che vivono il dating online con spinte profonde o superficiali. Un mondo complesso e variegato che pensiamo meriti di essere raccontato.
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Con la complicità di una donna, che ha deciso di chiamarsi Solfuria, nelle prossime settimane ci avventureremo in questo mondo. Un viaggio che attraverserà un anno di incontri erotici e sentimentali. Un diario, mai banale e volgare, che percorrerà – spiegandone i rischi e le fatiche – le tante tappe di un cammino fisico e psicologico. Quello di una donna sposata, madre e convivente, da poco entrata negli anta. Una donna che si chiede se sia possibile vivere in modo alternativo le relazioni erotico-affettive. Disposta a mettersi in gioco, prima frequentando siti di dating e incontri sul poliamore. Poi incontrando parecchie persone, senza limite di genere e orientamento sessuale. Ora disposta a condividere con i curiosi la sua esperienza recente di vita.
Alessandro Madron per Il Fatto Quotidiano