Erma Pia Castriota, in arte H.E.R. “violinista multipremiata e transgender, è stata discriminata e offesa da un consigliere di Fratelli d’Italia del Comune di Bergamo Filippo Bianchi, con tanto di interrogazione consigliare per la sua esibizione per il 225° compleanno del Maestro Gaetano Doninzetti”.
La denuncia arriva dal Partito Gay LGBT+. Ed ecco quando sarebbe successo: si parte da uno spettacolo organizzato nell’ambito del festival “Donizetti Opera”, martedì 29 novembre, per celebrare l’anniversario della nascita del compositore. Una serata ‘alternativa’, con artisti internazionali e nazionali della scena techno, durante la quale si è esibita anche la musicista H.E.R.. Dopo quella festa, è la denuncia del Partito Gay, il consigliere Filippo Bianchi “ha definito la sua perfomance artistica, tra le altre che sarebbero dovute andare in scena, sconcertante, di discutibile livello, drag performers e marcatamente conforme all’ideologia LGBT”.
Il Partito Gay chiede che il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, attivi una multa “per discriminazione” e invoca l’intervento della premier Giorgia Meloni, in quanto leader di Fratelli d’Italia, per far dimettere il consigliere. Andrea Grassi, responsabile in Lombardia, spiega: “Il consigliere Bianchi allude anche a un fantomatico sconcerto dei cittadini di Bergamo (poco credibile). Confondere una donna transgender con una drag queen è il palese segnale dell’ignoranza di alcune ideologie di destra che ancora dilagano nel nostro Paese, chiedo peraltro al consigliere Bianchi di studiare un po’ di più anche in vista del 2023 che vedrà Bergamo Capitale della Cultura”.
Pertanto, è la proposta di Andrea Grassi, “invitiamo il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ad un’incontro, dove ci auguriamo dia Solidarietà ad HER e per discutere della nostra proposta di delibera di consiglio comunale che multa con 500 euro qualsiasi dichiarazione o atto discriminatorio verso le persone LGBT+, anche per dichiarazioni online, al fine di prevenire, in assenza di una legge Nazionale, atteggiamenti e parole discriminatorie come quelle del consigliere di FDI Bianchi”. Fabrizio Marrazzo, portavoce nazionale del Partito Gay LGBT + aggiunge: “Chiediamo al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in qualità di Presidente di FDI, una presa di posizione verso le parole usate dal suo consigliere Filippo Bianchi, richiedendone le dimissioni”.