“Bisogna fare un po’ di chiarezza sulla beneficenza ai tempi dei social, quella fatta dal mondo dello spettacolo”, esordisce così Elenoire Casalegno che parla del caso “Ferragni” e di questa vicenda che sta facendo molto discutere non solo l’Italia, ma tutto il mondo.
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“Sono tanti personaggi e influencer che fanno beneficenza ma va fatta chiarezza, per chi non lavora in questo mondo e non conosce i meccanismi. Io faccio questo lavoro da trent’anni, vi posso assicurare che sono TRE i modi di fare beneficenza”, così la Casalegno elenca i tre modi di far beneficenza per un personaggio pubblico, eccoli:
Il primo:
“È quello a titolo gratuito, normalmente lo si fa quando si ha un rapporto diretto con l’associazione, con la onlus, con l’ospedale quindi, chi si espone, non percepisce un euro, se non per le spese di rimborso nel caso in cui debba affrontare un viaggio, o se c’è una campagna pubblicitaria è necessario un rimborso per trucco e parrucco ma non c’è nessun guadagno per il personaggio.”
Il secondo:
“Se in questo progetto benefico subentra un’azienda, un brand. Quindi, il personaggio non solo si esporrà per l’associazione onlus, ma anche per il brand valorizzando il brand e il prodotto. Allora si decide di stipulare un contratto dove il talent decide che il suo 50% del cachet andrà direttamente all’associazione, sarà devoluto in beneficenza. Perché, ovviamente, si tiene un 50% perché pubblicizza anche un prodotto di un’azienda.”
Il terzo:
“Il talent decide di fare uno sconto sul suo cachet, perché decide di sposare, di appoggiare l’iniziativa benefica. Non dimentichiamo che le aziende hanno dei costi di produzione. Quindi si decide una percentuale sul venduto che sarà devoluta direttamente all’associazione.”
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“Ecco, questi sono i tre modi di fare beneficenza, poi possono esserci delle varianti, possono cambiare le percentuali, i cachet, ma sosstanzialmente è questa roba qua. Quindi io credo che bisogna fare molta chiarezza e far capire a chi compra dove andranno i contributi. Spero solo che a pagare non siano quelle associazioni, quelle onlus che da anni si battono per cause importanti e sostenere chi veramente ne ha bisogno!”.
Sotto il video dove la spiegazione di Elenoire Casalegno:
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Parte 2:
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