Rifiutare persone nella propria struttura perché amalte di Aids. È l’incredibile, discriminatoria, offensiva, decisione di uno stabilimento balneare della provincia di Bari, che ha respinto 13 dei 20 ospiti della casa-alloggio ‘Raggio di sole’ della fondazione Opera Santi Medici Cosma e Damiano di Bitonto. Il caso viene raccontato oggi da Repubblica Bari, in un articolo a firma Anna Puricella.
A parlare dell’episodio sono sono stati la responsabile della casa-alloggio, la psicologa Fiorella Falcone, e il direttore della Fondazione, Giovanni Vacca.
“Ci siamo rivolti a una struttura dove almeno una volta all’anno siamo sempre andati dopo che avevano accordato il nostro ingresso, non so per quale ragione hanno deciso di non volerci più”, ha detto Falcone, come riportato da Repubblica Bari.
Si sospetta che il rifiuto da parte dello stabilimento balneare sia legato al pregiudizio legato alla sigla Aids. “I nostri pazienti hanno carica virale azzerata, non possono trasmettere l’Hiv”, ha precisato Falcone. Ed è impossibile la trasmissione con un bagno al mare o in piscina. Ma il legale dello stabilimento “ci ha detto apertamente che non volevano più accoglierci perché i nostri ospiti hanno l’Aids da allora non ci hanno risposto più, nemmeno per telefono”.
Alla fine è stata comunque trovata una soluzione. “Oltre alla disumanità, l’ignoranza – ha scritto la Fondazione in un post Facebook – Ma per una struttura che ci chiude le porte ce n’è un’altra che le ha aperte. C’è ancora di che sperare”. Le persone escluse potranno andare al mare.