Barbara D’Urso sa come rinnovarsi e far parlare di sé e in pochi giorni è passata illustre licenziata di questa estate 2023 a grande protagonista sulle pagine dei principali quotidiani italiani, pronta a parlare di progetti futuri e della delusione di fronte alla decisione di Pier Silvio Berlusconi di non confermarla alla conduzione di Pomeriggio Cinque, preferendo la giornalista Myrta Merlino sbarcata per l’occasione a Mediaset da La7.
La conduttrice ha rilasciato una lunga intervista all’Hollywood Reporter Roma, il magazine diretto da Concita De Gregorio, e anche in questa occasione è tornata sul trattamento che Mediaset le ha riservato dopo anni di successi per l’azienda. “Sono un po’ addolorata e umanamente delusa, ma professionalmente molto, molto serena”, ha raccontato la 66enne, confermando però di vivere questo periodo in modo molto sereno, guardando ai tanti progetti che si stanno allineando all’orizzonte, a cominciare dal prossimo impegno in teatro dopo 15 anni di assenza.
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Barbara D’Urso sarà in scena in tante città d’Italia già a partire da novembre con lo spettacolo Taxi a due piazze in una versione al femminile diretta da Chiara Noschese. La conduttrice vestirà i panni della tassista protagonista dell’opera che dovrà districarsi tra un marito in Piazza Risorgimento e un altro in Piazza Irnerio: “Nella nostra versione c’è una tassista che ha due mariti. Emancipazione femminile, per dire. Si ride molto. La regia è di Chiara Noschese, attori bravissimi e ben amalgamati. È uno spettacolo che mi dà delle soddisfazioni pazzesche”, ha raccontato la conduttrice nell’intervista.
“Il mio sogno da sempre è Pedro Almodóvar o Ferzan Özpetek, li amo moltissimo. Ci sono tantissimi nuovi registi con cui mi piacerebbe tanto sperimentare e che loro sperimentassero me. Sa che il cinema ha anche un po’ la puzza sotto al naso, no? Ci vorrebbero registi coraggiosi come Pupi Avati, che è riuscito a far recitare Iva Zanicchi o Katia Ricciarelli, che magari non avreste mai immaginato in un ruolo serio o drammatico”, ha espresso la donna, il desiderio mai fino ad oggi reso noto. Ovvero lavorare con due registi come Almodovar, due volte premio Oscar, e Ozpetek.
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Di fronte a questo ritorno alla recitazione, dopo le tante fiction di cui è stata protagonista negli anni, a cominciare dalla celebre Dottoressa Giò su Canale 5, Barbara D’Urso ha iniziato anche a sognare il cinema, arrivando a fare i nomi dei registi da cui vorrebbe essere diretta: “Il mio sogno da sempre è Pedro Almodóvar o Ferzan Özpetek, li amo moltissimo. Ci sono tantissimi nuovi registi con cui mi piacerebbe tanto sperimentare e che loro sperimentassero me. Sa che il cinema ha anche un po’ la puzza sotto al naso, no? Ci vorrebbero registi coraggiosi come Pupi Avati, che è riuscito a far recitare Iva Zanicchi o Katia Ricciarelli, che magari non avreste mai immaginato in un ruolo serio o drammatico”.
L’ex Regina di Mediaset ha parlato anche dei tanti meme che la riguardano, ammettendo lei stessa di farne uso nelle sue comunicazioni sui social: “Ci sono persone che fanno il mio lavoro che non sanno neanche che cos’è un meme. Io amo il pubblico e la gente che frequenta i social. Ci sono alcuni che sono impietosi, ma ripeto che la loro vita sicuramente è fatta di rabbia e ci sono altri invece che si divertono a prendermi in giro”.