”Qualunque gene ci sia, mi auguro che l’amore di una donna per un’altra donna sia sempre un atto libero e voluto”, queste le parole dichiarate dalla giornalista e scrittrice Barbara Alberti in un’intervista rilasciata a “Sette”, supplemento del ”Corriere della sera”, un bel po’ di anni fa.
La scrittrice raccontava senza pudori le sue passate esperienze di amore lesbico. ”Sono stata innamorata di alcune donne e sarei pronta ad innamorarmi di nuovo. Le donne sono interessanti a letto ma poco in amore. In verita’, alle donne il maschio piace tanto: e’ per questo che spesso sono bisessuali”.
”Fin da piccole le bambine sono curiose delle altre bambine, l’amore saffico e’ sempre esistito, ma ben nascosto. Non sono una genetista, ma il determinismo che la scienza ci vorrebbe propugnaRE mi spaventa. Questi scienziati americani ci vogliono far credere che il destino e’ inellutibile -afferma Barbara Alberti – ma cio’ e’ intollerabile”.
In quegli anni la Alberti aveva una rubrica sul settimanale “Amica” dove rispondeva ai lettori che le scrivevano. ”Ogni settimana mi arrivano decine di lettere di donne angustiate per le difficolta’ che, specialmente in provincia, comporta il loro lesbismo’‘.
Nel 2016 la Alberti rispondeva così ad una lettrice di Gioia che voleva sottoporle i suoi problemi di cuore: Ecco il suo consiglio a una figlia che le ha scritto perché sua madre non condivide il fatto che sia lesbica.
«La sorella zitella di mia nonna, che viveva con una segretaria, nella buona borghesia torinese era definita “misteriosa”. Poi ho capito che voleva dire lesbica. Deluse i miei sull’eredità, lasciò tutto alla segretaria. Io a 36 anni mi sono innamorata di una donna. Non ho pensato “allora sono lesbica”, ho cercato solo di farmi amare, e ci sono riuscita. Mia madre non mi dà pace. Dice che oggi tutti fanno i moderni ma sotto sotto ci disprezzano, che si vergogna con gli amici, che dovremmo almeno vederci di nascosto salvando il decoro. Difatti lei per il decoro ha sopportato e continua a sopportare le corna di mio padre. È arrivata a farmi incontrare a sorpresa un ex-fidanzato nostalgico. La mia amante (la parola compagna non la uso, quale compagna, lei è libera e imprevedibile) è molto infastidita, mia madre le telefona per lamentarsi di quanto dolore le causi questa storia, e dirle che le unioni civili sono uno schifo. Mio padre fa il neutrale, ma non protesta quando lei si mette a urlare che è una storia contronatura. Le tolgo il saluto? La mando al diavolo?». LYS
La risposta:
Sì. Ciò che stai vivendo è incompatibile con la frequentazione di una tale maleducata sentimentale, spudorata nella sua invadenza. Non è obbligata ad approvarti, ma a rispettarti sì. Ma è tanto preoccupata, chiede solo un po’ di riservatezza… No, chiede di dettar legge, di importi l’ipocrisia che è la sua religione, e che lei chiama decoro. Nessun amore è contronatura dal momento che lo si prova. Contronatura non è stare con chi si ama, ma farsi umiliare da un marito traditore seriale in nome della falsità sociale. Il decoro per lei è fingere, tenendo in piedi un matrimonio bucherellato come un vecchio straccio. Lei, che vive nella menzogna, non sopporta che tu sia liberamente felice. Ti auguro che questo amore duri, ma niente è eterno, e farsi rovinare il miracolo di un incontro perdendo tempo con questa opposizione asinina, sarebbe un peccato. Ma è tua madre… Si ricordi lei di esserlo. I figli bisogna meritarseli.