Barack Obama ha voluto lanciare un messaggio di speranza agli americani che lo hanno ascoltato nel suo discorso d’addio di Chicago e in cui ha ritenuto doveroso spiegare e ringraziare la fonte della sua forza, la persona che ha reso più lieve e vincente il periodo di lavoro alla Casa Bianca: la sua first lady.
“Michelle”. Inizia semplicemente con il nome della moglie la parte del discorso del suo addio che Barack Obama ha riservato alla donna che gli è accanto da un quarto di secolo e che negli ultimi 8 anni è stata la colonna portante della presidenza democratica. E il 44esimo presidente degli Stati Uniti non è riuscito a trattenere le lacrime nel ringraziarla.
“Per 25 anni se stata non solo mia moglie, la madre delle mie figlie e la mia migliore amica” precisa subito dopo il marito in Michelle, che ascolta in silenzio la sua vera e propria confessione d’amore. “Hai ricoperto un ruolo cui non aspiravi e lo hai fatto a modo tuo, con grazie, grinta, stile e buon umore” prosegue poi Obama.
“Hai resto la Casa Bianca un posto che appartiene a tutti e la nuova generazione ora guarda più in alto, perché ti ha preso a modello” ha specificato Obama, facendo quindi un implicito riferimento al discorso di poche ore prima tenuto proprio da Michelle e in cui la first lady chiedeva ai giovani di non mollare. “Sono orgoglioso di te e hai reso orgoglioso tutto il Paese”.
La sala riserva alla first lady una standing ovation sentita e prolungata, tanto da far emozionare profondamente Michelle, con accanto la figlia Malia che si asciuga più volte gli occhi. Ma tutto il discorso del presidente viene interrotto più volte dal pubblico, che applaude agli 8 anni da moglie del presidente di Michelle e al gesto romantico di Barack.
Un abbraccio finale tra Michelle, Barack e Malia concludere la serata di Chicago, che resterà scolpita nella mente della famiglia presidenziale. E in quella di tutta l’America.