Il governo conservatore in Australia ha deciso di indire un referendum popolare che spacca in due il paese. Da un lato, in studio, la senatrice Bridget Mc Kenzie, che si oppone ai matrimoni gay, e dall’altro, in diretta, il fratello GAY DICHIARATO della senatrice che però ha fatto finta di non riconoscerlo. La senatrice non ha apprezzato la sorpresa, e alla domanda del fratello: “data la maggioranza dei parlamentari a favore del matrimonio gay e le percentuali di sostenitori nel paese è proprio necessario spendere 160 milioni di dollari dei contribuenti per un referendum che avrà pesanti ripercussioni psicologiche sulla comunità LGBT e che spaccherà molte famiglie sull’argomento?” ha così risposto: “penso sarebbe dannoso per noi se come australiani scegliessimo di non rispettare le opinioni diverse in questa questione particolare. Abbiamo chiesto un referendum per far decidere la gente. Ho una opinione data dalla mia coscienza su questo tema e per me il matrimonio è solo tra uomo e donna. E anche se i sondaggi mi danno in minoranza, permane una tensione per i parlamentari come me tra il desiderio di rispettare la volontà popolare e quello che mi dice la coscienza”.
Is a $160m plebiscite necessary & what impact do you think the debate will have? Our #QandA panel responds https://t.co/flpBk2EkWr
— ABC Q&A (@QandA) 12 settembre 2016