Un family drama prima ancora che un trans drama: questa è ‘Butterfly‘, miniserie inglese in onda su FoxLife a dicembre e presentata in anteprima a FeST – Festival delle Serie Tv, a Milano, con la proiezione in anteprima di uno dei tre episodi.
La storia è quella di Max/Maxine (Callum Booth-Ford), undicenne nata in un corpo di bambino, e della sua famiglia, stravolta da questa disforia di genere. L’argomento è trattato con delicatezza dallo sceneggiatore premio BAFTA Tony Marchant, che, prima di firmare la serie trasmessa da ITV, ha studiato il tema con ricerche e colloqui presso l’associazione Mermaids e la clinica di gender identity Tavistock: “Sentivo una grande responsabilità, dovevo raccontare questa storia con precisione ed empatia – ha detto Marchant, in un panel con gli ideatori di FeST Marina Pierri e Giorgio Viaro – In passato avevo scritto di transgender in ‘Different for Girls’, ma qui non bastava la sensibilità per il tema“.
“Il tema della disforia di genere e dei transgender è già stato affrontato da documentari o serie tv come Transparent” spiega Luca Bersaglia, Director Entertainment Channel di Fox “ma se penso a Butterfly più che a Transparent lo associo a This is us, non è un transgender drama ma un family drama”.
Butterfly in tre episodi da 55 minuti.