Di Ulderico Grancini
Senza prove di Béatrice Pollet con Maud Wyler e Géraldine Nakache (durata 93 minuti). Nelle sale dal 21 marzo
Legal drama francese tratto da una storia vera, Senza prove affronta un tema complesso e ancora poco noto come la negazione della gravidanza. Ciò avviene quando una donna incinta non è consapevole di esserlo, il suo corpo non trasmette nessuno dei sintomi abituali e nemmeno partner, genitori, amici e medici se ne accorgono. Infatti, in queste donne l’utero non si inclina, non hanno la pancia e il bambino si sviluppa in modo verticale. Se il rifiuto della gravidanza è totale, la donna partorisce senza neppure rendersi conto di ciò che le sta succedendo. E se non ha nessuno accanto il piccolo rischia la vita. È ciò che accade a Claire, avvocata, già mamma di due bambine, trovata a terra in bagno dal marito dopo il parto in un lago di sangue. Il neonato, abbandonato avvolto in un sacco nero sul coperchio di un cassonetto della spazzatura davanti alla sua casa, sopravvive, ma la donna viene accusata di aver tentato di disfarsene. Per l’opinione pubblica è un mostro e la donna potrebbe finire in prigione per molto tempo. Difesa dall’amica e collega Sophie, Claire sostiene di non ricordare nulla, ma affronta con coraggio il processo, che la porta a un faticoso e doloroso percorso di rielaborazione dell’accaduto, sempre sostenuta dalla famiglia. Fino al riconoscimento della sua condizione psicofisica particolare. Tanto che il dottor Félix Navarro ha fondato nel 2006, a Tolosa, l’Associazione francese per il riconoscimento del rifiuto di gravidanza (AFRDG).
La storia
Claire e Sophie hanno studiato insieme e sono entrambe avvocate. Claire è felicemente sposata con Thomas e hanno due figlie. Ma la loro vita viene sconvolta, quando la polizia trova vicino alla loro casa un neonato che si ritiene sia di Claire. Sophie costruisce la sua difesa, anche se Claire sostiene di non aver né visto, né sentito che era di nuovo incinta, ma come può non essersene accorta? L’essenza della maternità diventa presto il fulcro del caso.
Senza prove di Béatrice Pollet con Maud Wyler e Géraldine Nakache (durata 93 minuti). Nelle sale dal 21 marzo.