La memoria dell’assassino di Michael Keaton, con Al Pacino, Michael Keaton, James Marsden, Suzy Nakamura, Marcia Gay Harden, Joanna Kulig e Ray McKinnon (durata 114 minuti).
di Ulderico Grancini
Di killer a pagamento è piena la storia del cinema noir. Spietati, violenti, infallibili, e John Fox non fa eccezione alla regola. Ma la sua vita solitaria, divisa tra il lavoro e una prostituta che da due anni gli fa compagnia una volta alla settimana, viene sconvolta da una notizia: una malattia neurologica degenerativa gli farà perdere la memoria in poco tempo. Dopo un incarico professionale andato male, una sera si trova davanti il figlio, di cui si è disinteressato per anni, che gli confessa di avere ucciso un uomo. Il killer sente di avere un’ultima missione da compiere, evitare che il giovane finisca in prigione, mettendosi così forse il cuore in pace per essere stato un pessimo padre. Senza perdere la sua freddezza e mostrare uno straccio di affetto per il figlio, si organizza a tale scopo, segnando su un pezzo di carta le cose da fare per non dimenticarsele. La trama non è particolarmente originale, ma il film tiene alta la tensione fino alla fine, anche grazie alla bravura dei principali interpreti.
Storia
John Knox (Michael Keaton), è un sicario a cui è stata diagnosticata una malattia irreversibile che gli fa perdere progressivamente e rapidamente la memoria. Il figlio Miles (James Marsden), con cui ha rapporti tesi, chiede improvvisamente il suo aiuto: ha commesso un terribile crimine e chiede a Knox di farne sparire le prove. Aiutato da un amico fidato (Al Pacino), affrontando l’acuta detective Ikari (Suzy Nakamura), Knox, cercherà di risolvere la situazione in una lotta contro il tempo e il ticchettio della sua mente in rapido deterioramento.
Nelle sale dal 4 luglio.