Il Signore delle Formiche, di Gianni Amelio, in gara alla 79esima Mostra del cinema di Venezia, a Venezia è stato accolto da un lungo applauso.
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Ricostruisce un caso (forse) oggi dimenticato, quello di Aldo Braibanti, il poeta, scrittore e drammaturgo, omosessuale accusato nell’Italia di fine anni ‘60 del reato di plagio (oggi non esiste più) con l’accusa di avere «soggiogato» un suo studente, maggiorenne, il quale per volere della famiglia finì in un ospedale psichiatrico. Braibanti finì sotto processo e venne poi condannato a nove anni di reclusione. Siamo nella campagna emiliana, la morale – quella dei più – viene considerata l’unica linea guida e l’omosessualità è una vergogna, una malattia da correggere. Anzi, da curare spesso con l’elettroshock.
Nel film, Luigi Lo Cascio interpreta l’intellettuale, l’esordiente – bravissimo – Leonardo Maltese è il giovane studente Ettore, mentre Elio Germano veste i panni di Ennio, il giornalista dell’Unità che per più di un motivo si appassiona al processo e vuole raccontarlo senza censure.
«Amo questo film, lo accompagnerò anche nell’ultima parrocchia di Malta», spiega il regista in conferenza stampa, «ma non sono felice. In questo film ho messo tutto quello che sono, come entusiasmo e come talento, se ce l’ho. È forse la cosa più bella che ho fatto finora, ma vi auguro di essere più felici di come sono io oggi». Le motivazioni precisa Amelio – che nel 2014 aveva raccontato «Sono gay, ma il vero coming out lo vorrei da chi froda il fisco, da chi si arricchisce con la politica» – sono personali: «Può capitare che facendo un film si viva in un certo modo e ci sono delle fragilità. Professionalmente queste fragilità non le ho, ma umanamente sì. Io ho vissuto durante il film una storia d’amore molto tormentata e forse il film mette in luce anche questo mio tormento. Ho scoperto le stesse fragilità di Aldo e questo ha giovato al film ma non a me. Insomma è il caso Braibanti ma soprattutto la storia d’amore tra un uomo e un ragazzo, ed è diventato molto autobiografico. Braibanti si è innamorato, e mi sono innamorato anch’io. Non sono finito in galera, ma mi sono rinchiuso in un carcere tutto mio».
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Il film, prodotto da KAvac film, Ibc movie, Tenderstories, Rai Cinema, arriva in sala l’8 settembre con 01 Distribution.