Il nuovo film di Guédiguian prende spunto da un fatto realmente accaduto, il crollo di due palazzi fatiscenti a Marsiglia nel novembre 2018, che causò la morte di otto persone, ma anche migliaia di evacuati, spingendo la dottoressa Michèle Rubirola a candidarsi alle elezioni municipali a difesa dei loro diritti. Qui la pasionaria è Rosa (in memoria di Rosa Luxemburg, rivoluzionaria tedesca), infermiera ospedaliera, che vive in un quartiere popolare della città vecchia con la sua famiglia allargata, il fratello Antonio (come Antonio Gramsci, tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia), tassista, nonché, secondo la sorella ultimo comunista in città, uno dei due figli, Sarkis, e la sua fidanzata, Alice. Con l’avvicinarsi della pensione, la vita di Rosa prosegue senza particolari sussulti tra il suo impegno per i più deboli e la militanza politica contro le ingiustizie. Finché non incontra Henri, il padre di Alice, che le farà riscoprire emozioni dimenticate da tempo e, chissà, anche la voglia di mediare tra le varie anime di una sinistra litigiosa, in cerca di un candidato comune da contrapporre alla destra. Ma oltre alla storia di Rosa ce ne sono altre, come quella di Alice, attiva in un centro sociale, e quella dell’altro figlio di Rosa, Minas, medico vicino a poveri e rifugiati. Tra solidarietà, amore e amicizia, Guédiguian ci offre un pieno di buoni sentimenti e messaggi positivi, ma anche la critica a una sinistra che non riesce più a rappresentare valori e bisogni dei ceti popolari, attirati, non solo in Francia, dalle lusinghe della destra.
La storia:
Rosa è il cuore e l’anima del suo quartiere popolare nella vecchia Marsiglia. Divide la sua energia strabordante tra la sua famiglia numerosa e unita, il lavoro da infermiera e il suo impegno politico a favore dei più svantaggiati. Ma quando si avvicina alla pensione, le sue illusioni cominciano a vacillare. Sostenuta dalla vitalità dei suoi cari e dall’incontro con Henri, si rende conto che non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni, sia politici che personali.
Nelle sale dall’11 aprile.