Un predatore seriale. È questo il soggetto cui si sono imbattuti i carabinieri che hanno arrestato F.C. di 31 anni dell’Aquila con l’accusa di atti persecutori e tentata violenza sessuale.
Vescovo si dimette dopo essere stato beccato su Grindr e in locali gay
Le indagini hanno preso avvio dal mese di agosto scorso a seguito di una denuncia di un ragazzo sempre di 31 anni dell’Aquila, quando dopo un contatto tra l’arrestato ed un suo coetaneo su un sito di incontri, sono partite comunicazioni minacciose, con lo scopo di indurre la parte offesa a concretizzare un incontro a scopo sessuale.
A sollecitare il ragazzo già spaventato a fare ricorso ai militari il particolare che il coetaneo aveva dimostrato di conoscere la residenza della famiglia della parte offesa alla quale avrebbe potuto fare del male.
Padre scopre che il figlio usa Grindr e lo massacra di botte: “Non sono omofobo ma ha 15 anni, è troppo giovane per mandare foto hot”
Le indagini dei militari della stazione carabinieri, hanno permesso di appurare come l’arrestato sia recidivo nei suoi comportamenti. Egli operava tramite social o sulle App dedicate e una volta individuato il soggetto cominciava ad assillarlo e a minacciarlo, dicendo di voler rendere pubbliche le sue tendenze sessuali al solo scopo di ottenere incontri che spesso sfociavano in violenze di ogni genere.
Di qui la richiesta del pm, accolta subito dal Gip di interrompere immediatamente la prosecuzione di atti persecutori a sfondo sessuale. Il ragazzo è stato arrestato e trasferito in un carcere di fuori provincia a disposizione dell’Autorità giudiziaria.