La polizia olandese ha fermato il presunto killer di Paolo Moroni, l’ingegnere trovato morto giovedì nella sua casa ad Amsterdam.
La notizia è stata confermata dall’avvocato della famiglia, Bruno Forestieri. Il presunto assassino è un cittadino nordafricano e avrebbe ucciso l’italiano a coltellate.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, non si sarebbe trattato di un delitto dovuto a un tentativo di rapina. Moroni conosceva il suo assassino. L’avrebbe invitato per un incontro occasionale. Poi il 22enne avrebbe provato a rubare qualcosa. È seguita una colluttazione con l’ingegnere, che ha avuto la peggio.
Si attendono i risultati dell’autopsia che si svolgerà tra lunedì e mercoledì. Nel frattempo tutta la comunità di Allumiere, il paese a due passi da Civitavecchia dove era nato Moroni, si stringe attorno alla famiglia, distrutta dal dolore e chiusa nel silenzio.
Il suo corpo senza vita è stato trovato nell’appartamento che aveva appena comprato vicino al porto.
Paolo Moroni, dopo la laurea alla Sapienza e un master all’Università della Svizzera Italiana, aveva deciso di trovare fortuna all’estero. In paese lo descrivevano come un “cervello in fuga“. Qualche anno fa il suo arrivo nei Paesi Bassi, dove ha collaborato con numerose aziende impegnate sul fronte dell’innovazione tecnologica. Gli investigatori, che parlano di una “morte violenta”, non escludono alcuna ipotesi, anche se la principalia resta quella di un incontro poi rivelatosi pericoloso.