Estratto da “Chi”
È di nuovo primavera: e, per Alessia Marcuzzi, ancora di più.
Lui è Jody Proietti, nato a Chiavari, sulla riviera ligure, 32 anni, fisico asciutto dai muscoli tatuati. Balla da sempre: nel suo curriculum una partecipazione al talent Rai Italian Academy nel 2009 e collaborazioni con programmi tv (come Amici e Tale e quale Show), artisti e coreografi di fama internazionale, vedi Tommassini.
I fotografi iniziano gli appostamenti sotto casa di uno e dell’altra. Una domenica di fine gennaio, intorno alle 22, lei parte in taxi dai Parioli, dove abita, fino al quartiere San Giovanni. E qui, berretto ben calato in testa e sepolta in un piumino extra large, si infila nel portone del palazzo dove abita Proietti. È un primo debole indizio, ma lascia ben sperare.
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Poi, i due sembra non si rivedano per un po’. Lui va in Liguria, e ne ritorna: ma è la settimana di Sanremo e Alessia è presissima ogni sera con Fiorello, fino all’alba. Niente. Fino a giovedì scorso.
È il 2 marzo: Jody Proietti esce di casa vestito come un damerino (decisamente più impettito e meno sexy rispetto a quando danza o ai suoi ritratti in bianco e nero su Instagram), arriva davanti al teatro Brancaccio e aspetta. Sopraggiunge una Smart: alla guida c’è Ezia Modafferi, inseparabile amica della Marcuzzi, pierre e moglie dell’ex calciatore Roberto Baronio. Alessia scende dall’auto e, mentre Ezia parcheggia, raggiunge Proietti e lo saluta affettuosamente: un caldo abbraccio. Poi i due, raggiunti dalla Modafferi e un altro amico comune, entrano a vedere il musical Tutti parlano di Jamie. Escono che è quasi mezzanotte. Indecisi sul da fare, passeggiano per un po’ lì attorno: Alessia e Jody camminano vicinissimi, sfiorandosi discretamente, gli altri due amici a breve distanza. Dopo non molto risalgono sulle auto con cui erano arrivati e si danno appuntamento in via del Corso, per cenare al Brillo Restaurant.
Pioviggina, Alessia si copre la testa con il cappotto. Proietti appare un po’ impacciato: galanteria suggerirebbe che fosse lui a coprirla con il suo abito, magari cingendole le spalle, ma si guarda bene dal farlo, chissà se per timidezza o per cautela verso obiettivi nascosti. Al ristorante scelgono l’unico tavolo che, da fuori, rimane seminascosto da una colonna: ma si coglie un clima rilassato e confidenziale.
Quando escono, Proietti dà due tiri alla sigaretta (elettronica), poi entrano all’Hotel Valadier, lì accanto. Il loro obiettivo è il piano bar, e vi rimangono fino alle tre. Quando ricompaiono il ballerino appare più sciolto, tanto da appoggiare una mano sulla spalla della Marcuzzi. Infine si salutano. Rimasto solo, lui ha un pensiero romantico: pubblica su Instagram una storia con alcune rose abbandonate sul selciato di piazza del Popolo.
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Ma… non è finita qui. Perché, poco dopo, Proietti riappare ai Parioli. È tardi, per strada c’è solo lui. Va verso casa di Alessia e… si infila nel portone! Beh, adesso sì che è l’ora della buona notte…