Giulia Sorrentino ha intervistato Alda D’Eusanio per LiberoQuotidiano.it dove ha rilasciato un’intervista sullo scandallo dell’Università Europea di Roma.
Che cosa ne pensi in proposito?
“Penso che siano questi i motivi per cui c’è una crisi gravissima del cristianesimo, sono questi gli episodi che ci spiegano il perché. È importante che il mondo intero rifletta sulla gravità di questo libro e di ciò che c’è al suo interno, nonché dell’intenzione di sottoporlo come testo agli esami. È grave a prescindere dall’indirizzo della facoltà, anche se venisse detto in un’omelia di quartiere avrebbe la stessa gravità”.
Ma qui lo ritengo più severo.
“Si, in questo caso è ancora più grave perché riguarda l’istituzione della Chiesa che condanna l’omosessualità come fosse un peccato”.
Da dove parte il tutto?
“Beh la vera condanna dell’omosessualità nasce da lì. Le memorie di Adriano, scritte da Marguerite Yourcenar, uno dei romanzi più belli della storia della letteratura mondiale è il racconto della storia d’amore tra il più grande imperatore della storia dell’impero romano ed il suo schiavo che lui poi liberò. Nessuno all’epoca condannava l’omosessualità. Ma vorrei ricordare che la scrittrice, candidata al Nobel, era omosessuale. Con questo voglio dire che una grande donna non era assolutamente malata e al tempo non è stata vessata, o secondo voi avremmo dovuto metterla in manicomio? Perché la Chiesa non tiene conto di questo?”
Mi spieghi meglio il tuo riferimento alla Chiesa?
“Il principio base della cristianita è la tutela dei diritti della persona. Ma come puoi tutelarli se condanni l’omosessualità ? Non è solo ritenerla come malattia, perché, se fosse tale, interverrebbe (o dovrebbe intervenire) il senso della misericordia. Se lo ritieni malato lo aiuti, lo curi. Invece la nostra religione la condanna proprio l’omosessualità, come peccato contro natura. Quindi siamo davanti ad una contraddizione. La storia recente ci racconta di preti omosessuali denunciati per violenze su ragazzi. Perché invece di curarli sono stati spostati da una chiesa all’altra in modo da soffocare lo scandalo e la vergogna? La Chiesa si è preoccupata di più di soffocare la vergogna che di tutelare le vittime innocenti”.
Il Papà a chi gli chiedeva che cosa pensava dell’omosessualità ha risposto: “chi sono io per giudicare”.
“Benissimo, ma deve seguire a questa risposta molto intelligente una pratica vera, i fatti. Nell’anno del giubileo Papa Wojtyla ha portato il perdono eterno nelle carceri, ad assassini, ladri, sfioratori, pedofili, ma si è sempre rifiutato di ricevere gli omosessuali, quindi la condanna religiosa verso l’omosessualità continua ad esistere ed è il peccato più grave di cui si macchia la nostra religione. È assurdo sostenere, come appunto nel manuale del cardinale, che l’omosessualità più che un vizio deliberato sia una malattia. Vorrei ricordare che il più grande matematico dei nostri tempi, Alan Turing ha permesso all’Inghilterra di liberarsi dal nazismo per aver decriptato le informazioni che si scambiavano i tedeschi. E sai cosa ha fatto la democrazia inglese per ringraziarlo? Lo ha sottoposto alla castrazione chimica e lui un anno dopo si è ucciso, aveva solo 40 anni, era un genio e avrebbe potuto dare all’umanità ancora tanto”.
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