In un’intervista rilasciata a LaRepubblica da Padre Alberto Maggi, biblista e frate dell’Ordine dei servi di Maria, che a Montefano ha fondato il Centro studi Biblici “Vannucci”.
Il teologo ha espresso la propria amarezza a Paolo Rodari nei confronti della presa di posizione della CEI contro la legge sull’omotransfobia attualmente in discussione in Parlamento.
“Su questo tema la Chiesa non dovrebbe parlare. O, se proprio desidera farlo, dovrebbe anzitutto chiedere scusa, farsi perdonare per come ha emarginato le persone omosessuali credenti che – in diversi mi hanno chiamato scandalizzati – cercano una loro strada all’interno della Chiesa”, ha tuonato Maggi, poi ancora più esplicito.
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“I Vescovi parlano a sproposito questa volta, mi spiace. È un testo che avrebbero potuto scrivere quelli di Fratelli d’Italia – Dio, patria, famiglia, cose così – non uomini di fede. Mi domando quali convenienze politiche vi siano dietro questa nota. Altrimenti questa uscita non me la spiego. Chi ha spinto perché i vescovi si esprimessero in questo modo? E perché hanno poi deciso di esprimersi? Sono domande che non avranno risposte. Ma i dubbi restano e non sono pochi”.
Alberto Maggi sottolinea poi come non ci sia alcun rischio che si introduca un ‘reato d’opinione’, con la legge che vede Alessandro Zan relatore, come follemente ipotizzato dai vescovi italiani. Anzi.
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“L’unico reato, anzi l’unico peccato qui è quello contro lo Spirito Santo fatto dai vescovi che dicono per convenienza e interesse che bene è male e male è bene. La Chiesa non tiene conto in nessun modo delle sofferenze morali subite da tanti omosessuali per causa sua e non tiene conto delle sofferenze che ancora oggi infligge loro. Quanti adolescenti per colpa della Chiesa e di alcuni uomini di Chiesa hanno tentato il suicidio perché si sono sentiti in peccato? Il Signore non parla di omosessualità, seppure fosse ben presente al suo tempo. E se non ne parla lui perché devono parlarne i vescovi? Per Gesù non conta l’orientamento sessuale, ma che si sia orientati verso il bene, verso Dio. E poi sia ben chiaro: ogni forma d’amore è benedetta da Dio”.