Due uomini di Valelevu (Fiji) hanno subito un forte attacco a sfondo omofobo. “Mentre stavamo camminando sulla strada due ragazzi adolescenti ci sono venuti vicino e, con il sorriso hanno iniziato ad insultarci. Noi li abbiamo ignorati e loro hanno iniziato a prendere a pugni il mio amico e, poi, quando ho provato a soccorrerlo, hanno preso a pugni anche me” racconta una delle due vittime. “Ci hanno lasciati a terra sanguinanti neanche fossimo animali”. Quando hanno riportato l’accaduto alla polizia, però, non hanno rilasciato i dettagli per inquadrare i due ragazzi che li hanno assaliti per paura che la denuncia potesse avere altre ripercussioni negative su di loro.
Secondo l’avvocato e direttore della Commissione sui Diritti Umani Contro la Discriminazione, Mashwin Raj, “Il silenzio significa paura e la discriminazione, in queste forme, non potrà altro che prosperare”. “Non dobbiamo solo condannare, ma dobbiamo anche agire attivamente affinché questi atti di violenza non si ripetano più”. Anche se la Costituzione del Fiji protegge le persone da discriminazioni basate sull’orientamento e sull’identità di genere, la categoria LGBT deve ancora affrontare tanta stigma sociale. Infatti, il Primo Ministro figiano Frank Bainamarama lo scorso hanno ha inviato tutte le persone LGBT a trasferirsi in Islanda se avevano intenzione di sposarsi, “Fiji non ha bisogno di quella spazzatura”.