Dopo di ricovero e un po’ di attenzione alla terapia farmacologica e alla corretta alimentazione: nonostante il grande spavento, Fedez sta bene.
A spiegarlo è Massimo Falconi, il chirurgo che lo ha operato nel 2022, asportandogli il raro tumore al pancreas che gli aveva improvvisamente cambiato la vita.
Fedez operato d’urgenza per un’emorragia interna: è salvo per miracolo!
Intervistato dal Corriere della Sera, il medico spiega cosa ha avuto il cantante: un’ulcera anastomica, un evento relativamente raro che però «può capitare» «in prossimità dell’anastomosi, ovvero dove noi chirurghi abbiamo “cucito”, suturato». Tutti i fan, ieri, avevano temuto per il rapper, vedendo Chiara Ferragni abbandonare improvvisamente la settimana della moda di Parigi e saltare sul primo aereo in compagnia dell’amica di sempre Chiara Biasi per un’emergenza. Il pensiero, per tutti, era immediatamente volato lì: a quel raro tumore neuroendocrino del pancreas scoperto per caso, fortunatamente in tempo perché i medici potessero intervenire.
Un evento che ha certamente sconvolto l’esistenza di Fedez e della sua famiglia: non a caso, di lì in poi, le cose non sono state semplicissime per i Ferragnez, e non solo per il Sanremo-gate. Voci di crisi, la forza di Chiara nel tenere tutta la famiglia unita in un momento difficile, il crollo di lui anche a causa dell’effetto rebound di uno psicofarmaco sbagliato. La vita, anche nel Paradiso di Citylife, non è necessariamente semplice.
Ora, Federico è di nuovo ricoverato. Ancora una volta, spiega su Instagram, i medici gli hanno salvato la vita. E la sua famiglia lo sostiene, compatta come sempre. Per fortuna le sue condizioni non sono gravi, come conferma anche il chirurgo dell’Unità Operativa di Chirurgia del pancreas e dei trapianti all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, che parla di un ricovero di pochi giorni e di una guarigione nell’arco di un mese. «È importante che i pazienti che subiscono interventi chirurgici delicati e importanti, come nel caso di Federico, seguano attentamente le indicazioni che vengono loro date, sia per quanto riguarda la terapia farmacologica che devono seguire, sia dal punto di vista della corretta alimentazione», conclude.