La Spagna dice NO ai colori utilizzati per segnare il sesso di una persona: basta al rosa per le femminucce e all’azzurro per i maschietti!
Dal 1 dicembre è entrato in vigore un codice deontologico per la promozione dei giocattoli che disincentiva gli stereotipi di genere applicati ai giocattoli per bambini. Da oggi le pubblicità in Spagna dovranno essere miste e inclusive.
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Niente più promozioni di bambole e cucine per bambine o di macchine e robot per bambini. Si tratta in pratica di una regolamentazione non sessista rivolta soprattutto alle pubblicità per bimbi dagli 0 ai 7 anni. I nuovi spot e materiali promozionali dovranno rispettare alcune caratteristiche inclusive contenute all’interno di un codice composto da 64 punti che in generale invitano all’uso di un linguaggio inclusivo e all’introduzione di modelli positivi per i più piccoli.
Di questo discorso si parla già da anni e Lego ci era già arrivata: l’azienda danese aveva rinunciato all’inserimento delle etichette di genere sui suoi prodotti. In California invece nei negozi di giocattoli, esistono zone gender free, cioè non suddivise per genere. L’associazione dei pubblicitari internazionali è d’accordo e lo esprime nelle parole ella sua presidente, Marianna Ghirlanda: “Le discriminazioni e gli stereotipi di genere si formano già in età precoce. Un codice di condotta andrebbe adottato non solo per l’advertising ma per tutta la filiera produttiva dei giocattoli, perché se è giusto che i giocattoli negli spot siano presentati come gender free, è altrettanto giusto che i prodotti stessi siano realizzati nello stesso modo”.
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