“Se volete essere politically correct siatelo pure, ma per favore non provate a coinvolgere gli altri nella vostra discussione, perché sarebbe la fine di tutto. Volete essere noiosi? Basta essere politically correct”. Questo, in estrema sintesi, il Lagerfeld-pensiero: ironico, assolutamente non allineato, controtendenza e soprattutto personale.
Se c’è una cosa che Karl Lagerfeld non ha mai cercato di fare è stato cercare di accattivarsi le simpatie del pubblico: lui è sempre andato avanti per la sua strada, a prescindere da successi (molti) e polemiche (altrettante).
Karl Lagerfeld, leggendario stilista, fotografo, illustratore, artista, designer, icona pop e superstar della moda si è spento all’età (forse) di 85 anni, visto come ha sempre giocato sul suo anno di nascita, e si può affermare con totale sicurezza che il mondo della moda non sarà davvero più lo stesso.
Iò salutp di Victoria Beckham: “E’ così triste leggere questo. Karl era un genio… riposa in pace”.
“Addio a Karl Lagerfeld, esteta geniale che ci ha insegnato l’amore per il bello (e l’autoironia) – scrive Vanity Fair – Si è spento all’età di 85 anni il direttore creativo di chanel, di Fendi e della sua linea eponima. Aveva fatto parlare la sua assenza, lo scorso 22 gennaio, sulla passerella della sfilata Haute Couture di Chanel, a Parigi. La motivazione ufficiale: «È stanco». Creativo poliedrico, stilista rigoroso ed eccentrico, icona carismatica, lettore avido e anima inquieta, Karl Lagerfeld ha guidato tre Maison contemporaneamente, lasciandoci centinaia di migliaia di disegni e un patrimonio che ha scritto la storia della moda e che resterà in eterno 💔”
“Caro Karl – scrive Carla Bruni – grazie per aver portato bellezza e leggerezza nel nostro mondo, così tanto colore nell’oscurità, così tanto spirito nei nostri giorni noiosi, mancherai al mondo intero”.